Nellarco della sua quasi sessantennale esistenza la fantascienza italiana non ha mai avuto al suo attivo una vera e propria rivista: quelle che ci sono state sono durate assai poco (eccetto Oltre il Cielo, ma era una rivista sui generis) non avendo avuto così il tempo di incidere sui gusti dei lettori. A questa tendenza generalizzata delleditoria e del pubblico si è aggiunta da qualche anno la rivoluzione prodotta dallelettronica con lavvento del computer e soprattutto della Rete. Oggi non esistono più da un bel pezzo riviste professionali o amatoriali (le fanzine) «su supporto cartaceo», ma tutte sono affondate nel Web, sono discese negli abissi di Internet dove forse ne esistono anche troppe accanto a molti blog specializzati.
Tutte, eccetto una che oggi raggiunge lanno di vita: IF dovuta alla testardaggine (è abruzzese doc) delleditore Marco Solfanelli che non ha dimenticato gli amori giovanili degli anni Ottanta e Novanta quando ideò il Premio Tolkien e pubblicò parecchi libri fantastico-fantascientifici, e alla passione del suo direttore Carlo Bordoni, narratore, critico e sociologo della letteratura. Al loro coraggio si deve questo trimestrale dedicato, così la sua sigla, allInsolito e al Fantastico nella più vasta delle accezioni, pur ricordando il termine inglese che vuol dire «se», anchesso significativo, e che si può acquistare o direttamente per abbonamento (rivistaif@yahoo.it), o nelle librerie specializzate il cui elenco si trova in Rete (www.insolitoefantastico.blogspot.com/2001/01/librerie), dato che lunico modo per garantirne la continuazione è acquistarla.
Perché è una pubblicazione fatta bene, seria ma non seriosa, al di sopra delle fazioni e aperta alla collaborazione dei saggisti e dei narratori delle più diverse tendenze e idee con lunico scopo di analizzare e promuovere la «letteratura di genere». Il che non è poco in un ambiente che ha fatto nel corso dei decenni della rissosità una delle sue peculiari caratteristiche. «Letteratura di genere» si è detto, ed è uno dei suoi punti di forza che induce a leggerla. Infatti, Bordoni da specialista ma anche da sociologo ha pensato bene di dedicare ogni fascicolo a un tema o genere diverso. «Non dovremmo dimenticare - scrive nelleditoriale del quarto numero - che il fantastico è il grande oceano comune da cui tutti i generi si alimentano. Ben venga la contaminatio a ridare vigore, perché di una cosa siamo certi: la nuova letteratura del terzo millennio sarà fantastica e passerà attraverso i generi letterari». E poi: «La narrativa non mimetica è il più grande patrimonio delluomo perché fondata sulla sua straordinaria facoltà di immaginare. LInsolito e il Fantastico da cui prende il titolo la nostra rivista, è proprio il terreno ideale su cui sperimentare insoliti innesti per una letteratura non realista senza più distinzioni». Non può non essere daccordo con queste affermazioni - che ricordano anche il Borges secondo cui «tutta la letteratura è fantastica» - chi usava i termini «contaminatio», «non-mimetico», «non-realistico» sin dagli anni 70... Si consideri poi che queste parole Bordoni le ha scritte nel fascicolo dedicato a... Giallo&Noir, per capire cosa egli abbia in mente.
Altra caratteristica di IF è, come detto, di essere monografica: in precedenza gli argomenti sono stati nellordine Robot e Androidi, Oltretomba, Ucronia. Chi volesse avere uninformazione ampia e variegata su questi temi può essere sicuro di venire accontentato: segnaliamo soprattutto il numero sulla storia alternativa, il più ampio contributo critico sullargomento sino a oggi edito in Italia, con sette saggi e sei racconti per tutti i gusti.
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