Arenzano si mette in lista per ottenere la nave bus

da La Spezia

Tre uomini che nella vita hanno scelto di vestire una divisa, uno con le valige pronte per andare in vacanza con moglie e figlia, uno che chiede un passaggio a un amico per andare a lavorare, uno che decide di fare un turno di più a bordo di un’ambulanza. Un incrocio, all’alba, una vita da salvare e un destino tragico: erano da poco passate le sei e mezza di ieri quando, alla Spezia, tra via Crispi e via Veneto, si sono scontrate un’ambulanza della Croce Rossa e uno scooter. A terra restano due giovani sottufficiali della Marina militare, proprio nel giorno di Santa Barbara, la loro patrona, e i due, cuochi, stavano andando a preparare un pranzo speciale per i colleghi. Non c’è stato nulla da fare per i due militari, Antioco Salidu e Emiliano Colenna, trentenni. Il primo, di origini sarde, abitava alla Spezia, il secondo era di Lecce e abitava ad Albiano Magra (provincia di Massa Carrara). Quest'ultimo era alla guida dello scooter. Era sposato ed aveva una bimba di tre anni. Chiara la dinamica dell’incidente, l’ambulanza, in «codice rosso», stava scendendo lungo via Crispi, diretta in ospedale, a sirene spiegate, trasportando un infartuato. Il semaforo davanti l’ambulanza era rosso, da destra lungo via Veneto arrivava un autobus, l’autista dell’ambulanza, un esperto milite che di mestiere fa il vigile urbano proprio alla Spezia, ha rallentato poi quando ha compreso che il bus si sarebbe fermato per dar loro la precedenza ha proseguito. Lo scooter, coperto dal bus, ha colpito il lato sinistro dell’ambulanza, i due centauri sono volati in aria, uno è finito contro il parabrezza. Un impatto violentissimo.

I primi soccorsi sono arrivati proprio dal personale a bordo dell’ambulanza. C’era anche l’infartuato da salvare, lui comunque se l’è cavata. Non così i due giovani militari. Nonostante le cure dei sanitari sono deceduti sull’asfalto.

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