Giacomo Legame
«Una Regione al collasso», «uno spettacolo deprimente», «una situazione degna del circo Barnum». Attacco bipartisan per labbacchiato consiglio regionale, che dopo gli attacchi dellopposizione continua a incassare le critiche del consigliere regionale dei Ds Enzo Foschi, fresco dimissionario dalla commissione Roma Capitale, secondo il quale «una Regione con 26 commissioni e 19 gruppi consiliari è da Circo Barnum». «Le mie dimissioni non sono legate a una questione personale - aggiunge - ma a una prospettiva per cui le commissioni consiliari debbano essere utili allesercizio delle funzioni preposte. Quella commissione, così, non ha senso di esistere. Il mio è un gesto di consapevolezza. Spero che tanti miei colleghi che in maniera bipartisan presiedono le commissioni possano valutare con la loro coscienza se sia utile o meno lavorare così».
Ormai la Regione-circo mette daccordo un po tutti. «È proprio vero, la Regione Lazio è diventata un circo Barnum - concorda Antonio Cicchetti, capogruppo regionale di An -. Ora lo certificano anche gli esponenti della maggioranza di centrosinistra. Noi ci permettiamo di aggiungere che trattasi di un circo itinerante specializzato in costose tournée in Argentina, in Israele, e, da ultimo, in Cina. Un circo che, forte delle sue spettacolari esibizioni, progetta nuove tappe in India e a Dubai». «Avevamo ragione - continua - quando in tempi non sospetti denunciavamo lallegra gestione di un presuntuoso centrosinistra che appena giunto al potere alla Regione Lazio ha cominciato a praticare lesatto contrario di quello che predicava in campagna elettorale. Vale naturalmente per la centrale turbogas di Aprilia osteggiata fino allo spasimo dalla compagnia cantante della sinistra e oggi approvata in giunta; vale anche per le commissioni che in relazione al loro numero classificano il Lazio in una posizione preminente in campo nazionale nella graduatoria dellirresponsabilità amministrativa».
Sulla stessa linea Francesco Giro, coordinatore regionale di Forza Italia, secondo il quale «la la giunta guidata da Marrazzo presenta uno spettacolo deprimente - denuncia - caduto ormai da oltre un anno in un totale mutismo legislativo che ha reso inutile il lavoro delle commissioni consiliari che infatti perdono ogni giorno i loro presidenti sempre più demotivati, sullorlo di una crisi di nervi e pronti a tirar fuori dal cassetto la loro lettera di dimissioni come dimostra la scelta clamorosa di Foschi e Brancati». «Nella passata consiliatura - aggiunge - vennero approvati molti provvedimenti di legge fin dai primi mesi di lavoro mentre con Marrazzo il consiglio è solo una Camera vuota e silenziosa, dove si decide tutto nelle segrete stanze delle segreterie di partito».
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