Fino a quando è morto, nel 2003 (e forse anche per un po dopo) il cileno Roberto Bolaño era quello che si dice un autore di culto, per pochi raffinati, circondato da unaurea di leggenda. Da qualche tempo, sullonda di un inarrestabile passaparola e grazie a un opportuno (e un po opportunista) repêchage editoriale, è diventato uno scrittore ultra-pop. Richiestissimo, lettissimo, amatissimo, (ri)pubblicatissimo. Per la gioia dei sempre più numerosi fan, Adelphi ha da pochi giorni (ri)portato in libreria il romanzo poliziesco Amuleto (apparso nel 1999 ed edito da Mondadori nel 2001) mentre solo nello scorso anno ha (ri)pubblicato in edizione economica, e in volume unico, lopera-monstrum 2666 e una bellissima (inedita) raccolta di saggi, scritti giornalistici, recensioni e discorsi: Tra parentesi. Intanto Sellerio, laltro editore storico in Italia di Bolaño, sta facendo uscire vecchi e nuovi titoli. È bolaño-mania. E così si svuotano i cassetti e si spremono i i torchi. Soprattutto a casa Adelphi.
Dove stanno già lavorando - così si dice - alluscita nei primi del 2011 del misterioso romanzo Il Terzo Reich, poi un libro spurio che raccoglierà molto materiale preparatorio per 2666 (schede, biografie dei personaggi, divagazioni...) e ancora poesie e racconti inediti... Come nel caso di Pessoa, un baule senza fondo.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.