Blitz tra i baristi abusivi al Mom sequestrate 700 bottiglie di birra

Gli irregolari arrivano in viale Monte Nero con le borse frigo

Arrivano in viale Monte Nero muniti di borse frigo, sacchetti gelo e secchi pieni di ghiaccio. E prendono posizione vicino alle panchine o agli angoli della strada. Abusivi sì, ma organizzati nel dettaglio. A una certa ora, quando la folla del mercoledì sera intorno al bar «Mom» esplode e sui marciapiedi non c’è più un centimetro di asfalto libero nemmeno per passare con la bicicletta, scatta l’operazione. Dai bauli della auto, i baristi «fai-da-te» tirano fuori intere casse di birra. Quella a buon mercato, comprata a pochi centesimi al discount. E via con il richiamo dei clienti. Basta picchiettare, una contro l’altra, due bottiglie per dichiarare aperte le vendite. Due euro a birra. Una concorrenza assolutamente sleale: al bar un bicchiere di bionda, piccolo, costa il doppio.
Gli affari sono d’oro. Ogni mercoledì sera un abusivo vende circa 150 bottiglie: 300 euro tondi tondi. In un mese, con quattro serate di abusivato, ecco raccimolato, al netto delle spese, un vero stipendio: 1.100 euro al mese. I venditori, tra nord africani e studentelli di buona famiglia che puntano a pagarsi le vacanze, sono circa otto nella zona. Il giro di affari ammonta quindi, a occhio e croce, quasi diecimila euro al mese. I ragazzi che frequentano la zona il mercoledì sono giovani, di bocca buona. Anche se la birra non è freschissima, se la comprano lo stesso pur di risparmiare qualche euro.
E a nulla servono gli sforzi del bar per non disperdere vetro nel viale. Nei cestini dell’immondizia, tra i bicchieri di plastica vuoti in cui il personale del «Mom» serve, rigorosamente, la birra, ci sono cumuli di bottiglie e bottigliette.
Un’organizzazione che non fa una piega, salvo qualche sorpresa. L’altra sera, tra la folla di studenti Erasmus e universitari, sono spuntate anche le divise della polizia municipale. Gli abusivi più accorti hanno fatto sparire baracca e burattini in un attimo. Gli altri sono caduti nella rete. Risultato: sono state sequestrate 700 bottiglie di birra, di varie etichette. «Non vogliamo spegnere la Milano by night - interviene il vicesindaco Riccardo De Corato commentando il blitz contro abusivi, spaccio, rumori e vari problemi di viabilità e sporcizia - ma dobbiamo tutelare i residenti».
Il mercato degli abusivi però non conosce vergogna. Non appena i vigili voltano l’angolo, ecco rispuntare dal nulla altre borse frigo rigide, altri secchi colmi di birra. Si riparte. I più audaci hanno anche il coraggio di esporre cartelli scritti col pennarello: «Birra a due euro». Ci mancano i saldi di fine stagione.
Qualche anno fa, la «banda della birra» era stata colta sul fatto e i ragazzotti in cerca di denaro facile si erano visti appioppare una multa di quattromila euro. Più una sonora ramanzina da parte dei vigili.

E probabilmente delle famiglie. Sulla scia del business della birra di «Mom» e dintorni, anche i cinesi ne hanno approfittato. Legalmente. Con barettini nei paraggi che vendono bottiglie da 66 centilitri a prezzi più bassi.

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