Buffon chiude? Prende quota l’idea Delneri

TorinoCambia poco, che oggi ci sia o no il presidente in pectore Andrea Agnelli allo stadio Olimpico: i tifosi juventini festeggeranno ugualmente. Forse il risultato - Parma permettendo - ma certamente la fine di una stagione orrenda anche tra le mura amiche, dove finora si sono contate nove vittorie, quattro pareggi e ben cinque sconfitte. «Vogliamo battere il Parma e anche il Milan domenica prossima - ha detto ieri Zaccheroni -. Dalla Juve pretendo il massimo, sempre. Abbiamo le motivazioni per fare bene». Non poteva dire altrimenti, il buon Zac: realisticamente però non si può pensare che la molla di raggiungere il sesto posto - necessario per evitare i preliminari di Europa League - sia tale da far muovere mari e monti.
Occhi e orecchie sono tutti indirizzati a capire quel che succederà nei prossimi giorni: chi sarà il nuovo tecnico, che tipo di giocatori vorrà, chi rimarrà ancora bianconero e chi invece farà le valigie. Zac è lì, sballottato con tutta la squadra: «Purtroppo nel calcio contano solo gli obiettivi e noi non abbiamo centrato il nostro. Sottolineo però che, a parte Samp, Inter e Roma, nessuna squadra ha fatto più punti di noi da quando sono arrivato. Il mio lavoro, visti anche gli infortuni, non è stato male. Mi avrebbe fatto piacere prendere la squadra dall’inizio: sarebbe stata un’altra storia».
La prenderà qualcun altro, invece. Che a questo punto potrebbe davvero non essere Benitez, abile giocatore di poker che la Juve insegue da gennaio e che rischia di restare un sogno se è vero che Martin Broughton - presidente del Liverpool, incaricato di trovare nuovi compratori per il club - ha dichiarato che «con Rafa stiamo esaminando quali sono le esigenze della squadra. A lui ho chiesto una valutazione dei giocatori, per sapere quali tenere e quali cedere. Il fatto che il club sia in vendita non significa che abbia bisogno di vendere le sue stelle». Al di là del fatto che la storiella sta stancando, e della certezza che la Juve si è ficcata in un ginepraio senza fine, la sensazione è che la pista si stia raffreddando. Agnelli e Marotta - i due nuovi uomini forti della società - aspetteranno fino al 17 maggio, poi si accelererà verso altri obiettivi: Prandelli potrebbe liberarsi dalla Fiorentina più facilmente che Spalletti dallo Zenit San Pietroburgo.

Delneri sarebbe la soluzione più facile visto che è in scadenza di contratto con la Samp e nelle ultime ore è proprio lui che pare abbia messo la freccia per superare la concorrenza.
A Zaccheroni nessuno pensa: anche se Buffon - che oggi, al pari di Trezeguet, Camoranesi e Cannavaro potrebbe giocare la sua ultima partita a Torino - l’ha candidato per la nazionale.

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