Caccia alle gemelline scomparse: giallo sui soldi prelevati dal padre

FoggiaLe indagini ripartono dai soldi, 7500 euro prelevati il 31 gennaio da un bancomat a Marsiglia: è questa l’ultima traccia di Matthias Kaspar Schepp, 44 anni, dirigente di una multinazionale del tabacco, l’uomo in fuga dal dolore per un matrimonio naufragato che giovedì scorso ha deciso di concludere la sua corsa buttandosi sotto l’Eurostar Milano-Bari in transito alle 22,47 dalla stazione di Cerignola. Adesso qui, in provincia di Foggia, proseguono le battute di ricerca nel tentativo di rintracciare le figlie, Alessia e Livia, due gemelline di sei anni che il 44enne, canadese residente a Saint Sulpice, sobborgo di Losanna, in Svizzera, era andato a prendere il 29 gennaio da casa della moglie, Irina Lucidi, di Ascoli Piceno, da cui si era separato. «Ma i rapporti erano sereni», dice il cognato di Schepp, Valerio. Che spiega come l’uomo fosse «una persona tranquilla e nulla aveva mai lasciato pensare al suicidio». «Non riusciamo a capire – prosegue – come mai abbia deciso di andare in Puglia, dove aveva alcun legame e dove, che io sappia, non era mai stato».
Per il momento il destino delle piccole è un mistero sul quale incombono dubbi e timori. E con il passare delle ore aumenta l’angoscia tra Italia, Francia e Svizzera. La sorte delle bimbe è legata a doppio filo agli ultimi spostamenti del padre che le vedeva ogni fine settimana. Gli agenti della Squadra mobile di Foggia stanno ricostruendo le ore disperate di quest’uomo lacerato da una situazione familiare che gli è crollata addosso. L’unica cosa certa è che dopo aver preso le bimbe, sulla base di un regolare affidamento temporaneo, e dopo aver inviato dalla zona di Ginevra un messaggio sms alla moglie assicurandole che le avrebbe riportate per lunedì mattina, Matthias Kaspar Schepp ha cominciato un drammatico viaggio dirigendosi con la sua Audi A6 nera verso Marsiglia: qui ha prelevato 7500 euro da un bancomat utilizzando una funzione della carta che gli consentiva di attingere denaro direttamente dal conto corrente. Ma non è chiaro che fine abbiano fatto quei soldi: quando è stato trovato sui binari della ferrovia che costeggia la stazione di Cerignola, il 44enne aveva addosso soltanto i documenti e 155 euro. Insomma, un altro mistero in questo giallo, una tragedia annunciata da una cartolina che Schepp aveva inviato alla moglie il 31 gennaio da Marsiglia e da una lettera mandata da Tolone: ha scritto che senza di lei si sentiva perduto spiegando che non riusciva ad accettare la separazione; poi ha deciso di mettersi ancora al volante, ha guidato per ore ed è arrivato in Puglia, a Cerignola. Qui ieri c’è stata una riunione in commissariato con i detective svizzeri.
Gli investigatori ritengono possibile che il 44enne sia giunto in Italia da solo, e per questo vogliono esaminare i filmati delle telecamere installate nelle aree di sosta e ai caselli delle autostrade. Per il momento, grazie alle indagini della procura di Marsiglia è stato accertato che l’uomo ha varcato la frontiera Svizzera-Francia domenica sera e c’è traccia del suo passaggio dalla regione di Lione a inizio serata e martedì mattina, qualche ora prima del prelievo al bancomat. E non è escluso che anche allora fosse già solo.
Intanto, tutta la provincia di Foggia viene battuta palmo a palmo da polizia, carabinieri, agenti del corpo forestale dello Stato, vigili del fuoco. E anche tanti volontari. I soccorritori si avvalgono di cani impiegati nei casi di persone scomparse tra cui quello utilizzato per le ricerche di Yara, la ragazza sparita a Brembate di Sopra. Ieri sono state portate dalla Svizzera una coperta e un maglioncino delle bambine nella speranza che venga fiutata una traccia. Le perlustrazioni vanno avanti a ritmo serrato, così come proseguono le verifiche sulle ultime ore di Schepp, che potrebbe aver percorso qualche strada di campagna perché sulle gomme dell’auto sono state trovate tracce di terreno; l’uomo ha parcheggiato con cura la macchina nel piazzale della stazione, dove qualcuno lo ha visto vagare intorno alle 20, e ha concluso il suo viaggio, forse ubriaco, sotto l’Eurostar Milano-Bari.
La moglie del suicida vive ore d’angoscia.

«Al momento non veniamo in Italia, siamo in contatto con la polizia italiana», dice al telefono una sua amica. Che aggiunge: «Ringraziamo tutti quelli che si stanno impegnando per rintracciare le bambine, la mamma è disperata».

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