Estate, tempo di divertimento e relax. La maggioranza dei vacanzieri sceglie come sempre il mare, con le spiagge soffici dove gingillarsi tra creme solari e lettini, aperitivi e balli di gruppo sullarenile. Una minoranza, invece, trova refrigerio e conforto in montagna, tra il silenzio dei sentieri e gli specchi dei laghi alpini. Cè poi una speciale categoria di persone - gli specialisti del teatro umoristico - che quando le cicale non smettono di frinire, grazie agli spettacoli che moltiplicano lEstate Romana, timbrano il cartellino più di quanto non facciano dinverno. «Agosto? È il periodo in cui si lavora di più», ammette Antonio Giuliani, star del cabaret tra i più osannati a Roma che dai tempi del debutto in Rai nella trasmissione «Stasera mi butto», passando per le collaborazioni con Pingitore (2006) e le fiction («Lonore e il rispetto» con Gabriel Garko e Giancarlo Giannini), negli anni ha infilato un successo dietro laltro. Lultimo? Una regia teatrale, «Il primo che mi capita» commedia con Manuela Arcuri e Eva Grimaldi.
«Lo spettacolo è andato talmente bene che gli americani hanno comprato i diritti e ne faranno un film», confessa Giuliani, che nel decalogo di sopravvivenza agostano nellurbe («lestate è tempo di ferie, non frequentare luoghi affollati, rammenta di spalmare la crema
»), per ferragosto riduce il vademecum a un unico precetto: ricordati di spegnere laria condizionata prima di coricarti. «Confesso. Una notte di gran caldo estivo sono andato a nanna col condizionatore acceso; non sapevo che per stare freschi bastava togliere lumidità, cioè spingere il tasto con la goccetta. Ho pensato: goccia vorrà dire sudore. Così mi sono addormentato col tasto dellaria condizionata su on». Comè andata al risveglio? «Sembravo Pinocchio e sono finito allospedale per un blocco muscolare». Messa la croce sulla tecnologia, senza rinunciare alle docce di buonumore («per dormire freschi meglio le pale rotanti sul soffitto: bastano due criceti per farle girare»), Giuliani dispensa consigli che fanno tanto dolce vita. «Un bagno a Fontana di Trevi dopo una passeggiata in centro è un toccasana per sconfiggere lafa», mormora il fan di Luciano Spalletti, pensando forse al tuffo del biancoceleste Delio Rossi al Fontanone del Gianicolo. «A proposito di calcio. Ricordo lagosto del 2004, data del mio primo one man show in curva sud all Olimpico, un sogno per un romanista come me. Caso ha voluto che quella sera ci fosse unaltra manifestazione musicale lì vicino, solo che i loro decibel erano così alti da coprire la mia voce». «La sera più brutta della mia vita - ammette- . I fischi dei 14 mila paganti mi stavano seppellendo sul palco. Fu la mia unica discesa allinferno».
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