Ciro, si cambia Spunta Gentile ma quando è un mistero

Nemmeno la neve, caduta ieri mattina su Torino, ha chiarito le idee alla Juventus e alla sua dirigenza: tante parole, pochi fatti. O meglio: la decisione di cambiare allenatore è stata presa e John Elkann l’ha comunicata a Blanc fin da domenica. Però, dopo interminabili riunioni e nomi passati al setaccio, il nuovo tecnico non è stato ancora trovato. Al punto che, incredibile ma vero, Ferrara potrebbe anche andare in panchina giovedì sera, a Milano contro l’Inter, nella partita che promuoverà la vincente alla semifinale di Coppa Italia. Con quale spirito è facile immaginarlo. La Juve attuale è però questa: difficile da capire, perché la chiarezza e l’identità di vedute non sono proprie nemmeno in chi la gestisce. Così, dopo avere perso almeno un mese di tempo, adesso è cominciata la caccia al sostituto di Ferrara: il quale, giovedì, sarà quasi certamente mandato al patibolo nerazzurro con una squadra ridotta all’osso. Oltre agli infortunati «storici», ieri è stata anche la giornata del ko di Marchisio: il 43esimo infortunio dall’inizio della stagione obbligherà lui o il suo successore a fare a meno per una ventina di giorni del miglior centrocampista in rosa, appiedato da una distrazione di primo grado al retto femorale della coscia destra. E siccome le cattive notizie non vengono mai da sole, ieri Del Piero, Amauri, Diego, Zebina e De Ceglie non si sono allenati a causa di una forma di gastroenterite che come minimo li debiliterà nelle prossime ore.
Non potendo piangere, c’è insomma da mettersi a ridere. Quanto al successore di Ferrara, ancora non è chiaro se sarà un traghettatore o un tecnico cui affidare un progetto a lunga scadenza. Ieri Trapattoni - che Bettega ha contattato personalmente - si è chiamato fuori così come in precedenza aveva fatto Zoff. Le voci continuano a rincorrersi e riguardano tutti, anche se il nome di Gentile nelle ultime ore sembra aver preso il sopravvento. Gli altri nomi sono i soliti: Vialli, Carrera e Zaccheroni. Dalla Russia giurano che la Juve abbia nuovamente cercato Hiddink portando l’offerta fino a 5 milioni l’anno (pare strano, però), mentre Benitez non ha chiuso la porta e, per bocca del suo agente Manuel Garcia Quilon, ha fatto sapere che «con il Liverpool il contratto scadrà tra quattro anni, ma da oggi ai prossimi mesi tutto potrebbe succedere».

Peccato che la Juve abbia un disperato bisogno di tappare le falle oggi e non la prossima estate, quando in un modo o nell’altro Lippi tornerà alla base per condurre le danze. Ferrara, nel frattempo, aspetta e probabilmente non spera neanche più: delegittimato in tutto. E con l’Inter dietro l’angolo.

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