City angels per un giorno, i vip servono i poveri

City angels per un giorno. Magliettina rossa e basco blu di ordinanza, anche una schiera di vip, che per lo più riecheggiano agli anni Ottanta, si sono uniti a Mario Furlan e ai suoi «angeli» per servire a tavola i poveri dell’opera Cardinal Ferrari. Ivana Spagna, Alberto Fortis, Leone di Lernia, Enrico Beruschi, Den Harrow, ma anche nuovi volti come Silvie Lumumba, hanno infilato i guanti in lattice e si sono dati da fare con pentole e stoviglie. Increduli e un po’ in soggezione i duecento senzatetto, invitati al pranzo preparato dalle star del piccolo schermo. In pista anche don Gino Rigoldi e i rappresentanti delle istituzioni: l’assessore alle Politiche del lavoro Andrea Mascaretti per il Comune di Milano e il presidente della Provincia Filippo Penati.
«L’angel day - spiega il presidente del gruppo di volontari, Mario Furlan - ha lo scopo di sensibilizzare i cittadini sull’importanza della solidarietà e puntare i riflettori non tanto sulle star quanto sugli ultimi, quella porzione di società che vive nell’ombra: emarginati, clochard, disagiati. Chi partecipa all’iniziativa non si limita a servire un pasto ai senzatetto, ma parla con loro.

E per individui che generalmente non ricevono attenzioni, anche solo un sorriso può fare la differenza».
Il capo dei baschi blu ha anche presentato il suo libro «Estate di rabbia», sul tema delle inquietudini e le violenze giovanili, sulle frustrazioni di una generazione.

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