Clamoroso a Valencia: super Alinghi è battibile

Antonio Vettese

«In Italy they say grande casino». Il commentatore della televisione ufficiale della Coppa America, in rigido e strettissimo accento oxfordiano, commenta così il pasticcio combinato dall'equipaggio di Mascalzone Latino Capitalia al giro di boa, issata dello spinnaker, che ha preso aria in modo incomprensibile. Il finora composto e bravo equipaggio italiano ha preso un granchio proprio in un incontro per loro fondamentale: quello contro Desafio, sfida spagnola. Nella stratificazione di valori che si sta facendo evidente in queste regate degli Act Louis Vuitton è chiaro che Luna Rossa, Emirates Team New Zealand e Bmw Oracle, a meno di disastri, lasceranno agli altri otto sfidanti un solo posto libero nelle semifinali a quattro dell'anno prossimo. E i due che al momento sembrano poter avere un vantaggio, di budget e organizzazione come del resto testimonia la classifica, sono Mascalzone e Desafio.
Gli spagnoli, che hanno per timoniere il polacco Karol Jablonsky, utilizzano in queste regate una barca totalmente nuova, progettata dal team che ha disegnato il Mascalzone per la scorsa Coppa, ancora in gara. Per loro sono le prime uscite e se nei giorni scorsi hanno perso lasciando qualche dubbio alla bontà del progetto, questa vittoria con Mascalzone dichiara una barca piuttosto potente, da vento forte. Ma anche chi disegna la barca italiana, Harry Dunning, viene da quel team ed è giustificato pensare che ci siano delle ispirazioni comuni. La crescita degli italiani è piuttosto evidente a tutti, hanno conquistato fiducia anche tra i fortissimi. Gli uomini di Vincenzo Onorato, una squadra in cui è recentemente entrato come allenatore anche Mauro Pelaschier, il timoniere della mitica Azzurra ’83, hanno scelto di non schierare la barca nuova, nel timore che qualche incidente successo in allenamento si trasformasse in qualcosa di più grave. Adesso hanno a disposizione una integrazione del budget grazie alla Regione Campania con una cifra che gli consentirà di costruire un secondo scafo.
Ma la notizia del giorno è anche la sconfitta incredibile di Alinghi: Swedish Match è riuscita, con vento forte, a controllare gli svizzeri per tutta una regata, resistendo alla tattica e alla velocità. Gli svedesi in inverno sono stati a lungo in dubbio se proseguire la loro partecipazione e solo da poco hanno trovato un nuovo sponsor che significa ossigeno fresco. Per Alinghi è decisamente una sorpresa, dopo le vittorie contro le barche più nuove della loro, come Bmw Oracle. Tra quelli che potrebbero inserirsi nella lotta per il quarto posto c'è +39, il sindacato italiano ha presentato sabato sera il suo nuovo scafo con una grande «bevuta» aperta a tutti i sindacati. Fatto raro, che ha consentito a molti dei progettisti presenti di fare un po' di hull watching, di valutare il lavoro di Giovanni Ceccarelli. Infine le notizie da Luna Rossa, una sconfitta sabato contro Emirates non è del tutto piaciuta, anche se contro di loro si può perdere.

Ieri il tattico Torben Grael è rimasto a terra e ha preso il suo posto Charlie McKee. Nei prossimi giorni gli incontri più pesanti per la classifica mentre dopo la sesta regata, Emirates Team New Zealand è in testa alla classifica dell'Act 12.

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