Colpevolisti, innocentisti, complottisti: caso-Marrazzo, la Regione sotto shock

I colpevolisti, ecco. «Certo che è proprio vero, alla fine i politici sono tutti uguali». Gli innocentisti, di rimando. «È una persona tanto per bene, sono sicuro che è una bufala, quanto ci scommettiamo?». I «complottisti», di professione. «Lo hanno incastrato, manca troppo poco tempo alle elezioni. Non può essere soltanto una coincidenza». Gli ignavi, i prudenti, infine. «Aspettiamo per vedere cosa succede, la verità salterà fuori». Il cielo livido di Roma si apre e si chiude come una fisarmonica, scarica gocce taglienti a terra mentre la sede della giunta regionale vive la notizia con un fermento che non sapeva di possedere, che la scuote al pari dei dettagli rimbalzati dai giornali, i siti internet e le tv.

Gli impiegati si cercano, si scambiano cenni d’intesa, ammiccamenti di complicità sottile; entrano l’uno nella stanza dell’altro, chiudono la porta e abbassano la voce al passaggio di uno sconosciuto; fanno capannelli al bar e dilatano il tempo della sigaretta (...)
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