La condanna dei partitini piace anche ai tedeschi

da Berlino

La stampa tedesca si esprime in toni non pessimisti sulla politica italiana. L’occasione è la creazione del nuovo partito, il Partito della libertà, annunciato da Silvio Berlusconi. Un’iniziativa che secondo i commentatori tedeschi deve essere interpretata «come un tentativo di curare il male di tutti i mali che affligono l’Italia: l’eccessiva proliferazione di partiti e partitini». «La decisione di Silvio Berlusconi di sciogliere Forza Italia per confluire in una nuova formazione che dovrebbe riunire tutte le forze dell’area moderata e liberale - scrive il Frakfurter Allgemeine Zeitung - mira a ridurre la frammentazione dello schieramento politico per arrivare a un sistema meno litigioso e più governabile, dominato da pochi partiti come avviene in molte democrazie europee». Secondo il quotidiano di Francoforte un passo nella stessa direzione fu fatto il mese scorso con la creazione del Partito democratico in cui sono confluiti Ds e Margherita. Ora il Partito della libertà dovrebbe essere la risposta del centrodestra al Pd.
Anche il Süddeutsche Zeitung, in un commento sulla situazione italiana, mette in risalto che sono in corso tentativi per affrontare quella che il giornale definisce la riforma più urgente di cui l’Italia ha bisogno e cioè la riduzione del «numero esorbitante» di partiti più interessati alla loro sopravvivenza che alla governabilità del Paese. L’annunciato scioglimento di Forza Italia rientra in questo disegno.

Ma sia il Süddeutsche Zeitung che altri quotidiani ritengono che la strada verso un unico grande partito dell’area moderata e liberale sia ancora tutta in salita a causa dello scarso interesse degli altri partiti di centrodestra, più interessati a mantenere le loro prerogative che ad un miglioramento del sistema.

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