Conte: «Noi favoriti? Mi davano del talebano...»

Conte: «Noi favoriti? Mi davano del talebano...»

Un miracolo è un miracolo: non esistono quelli facili e quelli difficili. In uno dei momenti più azzeccati di "Ricomincio da tre", Massimo Troisi lo spiega all'inseparabile Lello Arena: effetto comico riuscitissimo. Ieri Antonio Conte, che di professione fa l'allenatore della Juventus, ha gridato scherzosamente al miracolo parlando della sua creatura: «Se vado a rivedere tutto quello che è stato scritto e detto, in sei mesi siamo passati dall'essere considerati buoni per il sesto-settimo posto all'attuale ruolo di favoriti. È successo un miracolo, allora». Ovvio che no, ma il giochino è lanciato e comunque i bookmaker ora considerano i bianconeri i più accreditati ad arrivare primi alla meta: «Ci fa piacere sia tornata la considerazione nei nostri confronti - prosegue Conte -. Io comunque ho un archivio molto ampio, anche sotto l'aspetto della comunicazione. Mi piace vedere come evolvono le situazioni ed è bello che le gerarchie siano cambiate così velocemente. Detto questo, il Milan per me non è solo favorito: lo è di gran lunga».
Peccato che i rossoneri abbiano già mostrato segnali di cedimento e la Juve, sola squadra imbattuta del campionato, no: «Conta il presente? Vero, ma non dobbiamo mai dimenticarci da dove arriviamo. Ad agosto sembrava che fosse tutto un disastro: la campagna acquisti era stata sbagliata e l'allenatore era tatticamente un talebano. Io ricordo tutto e, se a Siena avevo dieci articoli da catalogare, adesso ne ho mille. Il fatto che tutti cambino idea mi riempie di orgoglio. Stiamo davvero facendo qualcosa di straordinario». Applausi, certo. Tenendo però anche presente che cambiare idea di fronte all'evidenza dei fatti è sintomo di intelligenza e che lo stesso Conte ha virato in corso d'opera, inventando un centrocampo a tre inizialmente non previsto.
Dettagli, per chi tifa Juve: l'importante è stare lassù, con un punto in più e una partita in meno rispetto al Milan. Tesoretto da sfruttare, certo: oggi, contro il Siena (biglietti ancora disponibili per la prima volta dopo tredici esauriti: temperatura prevista alle 15, meno 3), Buffon e compagni faranno il possibile per non replicare l'incredibile 3-3 di due anni fa, quando i toscani riuscirono addirittura a rimontare dal triplo svantaggio accusato dopo dieci minuti. Per la Juventus sarà l'inizio di un tour de force mica male: «Sarà contento chi dice che, non avendo impegni europei, siamo privilegiati - punzecchia Conte -. La realtà è che giocheremo cinque partite in tredici giorni, addirittura tre in sei: per questo, ringraziamo il rinvio del match di Parma ma soprattutto chi non ha pensato a migliorare le strutture dove noi tutti dovremmo offrire spettacolo. Rimedi? Avrei qualche suggerimento, ma io faccio l'allenatore e non il politico». Conseguenza, inevitabile, un inizio di turnover: «Devo programmare l'impiego di ognuno, tenendo conto dello stato di forma di tutti. Sono comunque sereno, perché finora ho sempre ottenuto grandi risposte.

Quindi non ci si sorprenda se, dopo una doppietta, qualcuno andrà in panchina». Borriello per Matri rimane una possibilità, ma non così concreta. E comunque l'abbondanza è assoluta, visto che non risultano indisponibili: questo sì che può essere considerato un (mezzo) miracolo.

Commenti
Disclaimer
I commenti saranno accettati:
  • dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
  • sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.
Accedi
ilGiornale.it Logo Ricarica