Marco Pirola
La lotta al generale inverno della giunta monzese assomiglia sempre più alla campagna di Russia. Iniziata male è finita peggio. Cimiteri cittadini chiusi, così come le scuole, i giardini della Villa Reale, il parco. Mercato del sabato annullato, sale insufficiente, spazzaneve impegnati su più fronti, rami che cascano un po dovunque, camion che bloccano il traffico. Nonostante il gran da fare dei vigili urbani. E allora non è rimasto altro che appellarsi ai monzesi di buona volontà. La «chiamata alle armi» per gli spalatori volontari è prevista per questa mattina alle 8 dietro lingresso principale del Comune di piazza Trento e Trieste. Un appello accorato per venire incontro allavanzata della neve scesa quasi a livello record del 1985. In cambio volontari spalatori riceveranno un pasto caldo, pala e stivali, e lassicurazione contro gli infortuni. Macchine della Protezione civile hanno girato per le strade di quella che è la terza città della Lombardia e si appresta a essere il capoluogo della futura Provincia. Presentatevi alle armi, serve aiuto, gridavano i megafoni tra lindifferenza dei monzesi impegnati nello spalare le montagne di neve spinte davanti a casa propria dagli spazzaneve.
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