È esposto in questi giorni, e sarà così fino al 10 luglio, al Palazzo del Principe, labito originale che indossò Claudia Cardinale, splendida interprete di Angelica, la protagonista del film «Il Gattopardo» di Luchino Visconti realizzato nel 1963. Posizionato sotto un baldacchino di broccato, labito di Angelica-Claudia Cardinale è realizzato in organza bianca a pois argento su fondo avorio. La sua realizzazione sarebbe valsa nel 1964 al maestro Piero Tosi la prima delle cinque nomination allOscar per il miglior costume (le successive furono quelle per i costumi di Morte a Venezia, Ludwig, Il Vizietto e La Traviata).
Labito è esposto nella Sala del Ritratto del Principe Andrea DOria del Bronzino, conosciuta anche come Sala del Perseo, leroe greco che sconfisse Medusa, le cui storie furono affrescate sulla volta dal pittore fiorentino Piero Bonaccorsi, meglio noto col nome di Perin del Vaga. Il costume, per gentile concessione della Collezione Costumi darte di Roma, è ospitato in occasione della manifestazione «Festival in una notte destate-Percorsi dellidentità», quindicesima edizione, organizzata da Lunaria Teatro, che prevede fra laltro la rappresentazione dello spettacolo «Gattopardo», giovedì e venerdì prossimi, per la regia di Daniela Ardini, interpreti Vittorio Ristagno, Fabrizio Maiocco, Alberto Carpanini, Arianna Comes, Paolo Drago e Mario Marchi.
Al «Gattopardo» è affidata linaugurazione delliniziativa, anche in considerazione del fatto - sottolinea fra laltro Daniela Ardini, direttrice artistica di Lunaria Teatro - che «in un momento di forte crisi economica e politica del nostro Paese, forse è utile ripercorrere, attraverso le parole di Giuseppe Tomasi di Lampedusa, autore del romanzo da cui venne tratto il film, i sentimenti contrastanti che ha suscitato lUnità italiana. Lo spettacolo, inoltre - aggiunge Daniela Ardini -, si realizza in uno degli esempi più importanti di architettura nobiliare cinquecentesca genovese, appunto il Palazzo del Principe, oggi museo privato».
Il «Gattopardo» si ispira alla vita dellantenato dello stesso autore (che nel romanzo diventa il Principe Fabrizio Salina) e della sua famiglia tra il 1860 e il 1910 in Sicilia. Dopo lo sbarco di Garibaldi, Don Fabrizio assiste con distacco e malinconia alla fine del suo ceto. Il nipote Tancredi, pur combattendo nelle file garibaldine, cerca di far volgere gli eventi a proprio vantaggio. E quando il principe con tutta la famiglia si reca nella residenza estiva di Donnafugata, trova come nuovo sindaco del paese Calogero Sedara, borghese di umili origini, che si è arricchito e ha fatto carriera politica.
Inizio degli spettacoli alle 19, info e prenotazioni a Lunaria Teatro, telefono/fax 010.2477045 - 010.2543450, e.mail info@lunariateatro.it, www.lunariateatro.it
- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.