Marocchino, senza fissa dimora e pregiudicato: chi è l'autore dello stupro di Milano

Lo straniero 37enne è già stato in carcere per due anni e mezzo per rapina e molestie sessuali

Marocchino, senza fissa dimora e pregiudicato: chi è l'autore dello stupro di Milano

Milano violenta e, ormai, invivibile. La notte e il giorno le sue strade non sono mai sicure e la riprova sono i tanti casi di cronaca che riempiono le colonne della stampa locale. Mentre il sindaco Beppe Sala ignora la pericolosa china intrapresa dalla sua città, senza davvero intervenire per tentare di porre rimedio e trovare soluzioni, continuano le rapine e gli stupri, in molti casi per mano di stranieri e sbandati, lasciati liberi di delinquere e consapevoli di vivere quasi una condizione di impunibilità grazie all'immobilismo di Palazzo Marino.

"Proprio stasera alla trasmissione tv Fuori dal Coro vedremo la testimonianza di alcuni agenti della polizia locale, che testimoniano come il sindaco li distolga dalle operazioni di ordine pubblico e controllo. Invece di pensare a Bruxelles e a una sua ipotetica prossima candidatura portando avanti battaglie al limite della legalità, Sala, dopo la finta accoglienza e l'integrazione fallimentare, dovrebbe occuparsi dell'emergenza sicurezza in città", ha dichiarato Samuele Piscina, consigliere in forza Lega al Comune di Milano, raggiunto da ilGiornale.it.

L'ultimo caso arriva da una delle zone della movida cittadina, corso Como, in pieno centro città: uno stupro, l'ennesimo, per mano di un marocchino di 37 anni, senza fissa dimora ma regolare nel nostro Paese. Era il pomeriggio di sabato quando al 112 è arrivata la chiamata di una ragazza, che denunciava di essere l'amica della vittima di un'aggressione sessuale la notte precedente. La giovane pare sia stata avvicinata all'esterno di un locale di corso Como dall'uomo e poi violentata nei pressi di piazza Einaudi, un'area in cui sono attualmente in corso alcuni lavori.

Le indagini della polizia di Stato di Milano sono partite immediatamente e hanno portato al fermo di un uomo gravemente indiziato per lo stupro. Si tratta di un cittadino marocchino regolarmente domiciliato nel nostro Paese, con alle spalle alcuni precedenti per reati commessi nella provincia di Brescia nel 2008. Nello specifico, all'uomo in quell'occasione venne imputata una rapina all'interno di un'autovettura con tanto di molestie sessuali nei confronti di una donna. Per questo reato era stato recluso per due anni e mezzo, per poi essere liberato e lasciato libero di delinquere.

"Di personaggi del genere la nostra città non ne ha bisogno e pertanto chiediamo al sindaco Sala e alla sua giunta di smetterla di pensare alle zone 30 e ai monopattini ma di concentrarsi sulla sicurezza. Che una donna rischi di essere violentata come se nulla fosse, a Milano, è intollerabile", ha dichiarato in una nota Silvia Sardone, europarlamentare e consigliere comunale della Lega. L'esponente del Carroccio ha poi concluso: "Fino a quando la sinistra non ne prenderà atto, e correrà ai ripari, sarà sempre peggio. La mia solidarietà alla vittima, con la speranza che l’aggressore finisca in galera e ci rimanga. Una domanda a Granelli: se ha pensato di lasciare che la movida sia un girone dantesco ce lo dica".

La ragazza che ha subito lo stupro si è recata qualche ora dopo presso la clinica Mangiagalli di Milano dove, dopo alcune ore di osservazione e i controlli di rito, è stata dimessa con una prognosi di 20 giorni. Il pm di Milano Francesca Gentilini ha inoltrato al gip Sara Cipolla la richiesta di convalida del fermo e di custodia cautelare in carcere. L'udienza di convalida del fermo, con la successiva decisione sulla misura cautelare, potrebbe tenersi tra oggi e domani.

Fondamentale la testimonianza della ragazza ma anche le immagini delle telecamere di sorveglianza della zona. Tra le esigenze cautelari contestate nella richiesta di carcere per il 37enne c'è il pericolo di reiterazione del reato, soprattutto alla luce dei suoi precedenti.

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