Vescovo africano ai migranti: "Non lasciate il vostro Paese"

Mentre la Cei promuove l'accoglienza, monsignor Nicolas Djomo (Congo) chiede ai migranti che sognano "impieghi inesistenti in Europa" di non lasciare il continente africano

Vescovo africano ai migranti: "Non lasciate il vostro Paese"

La Chiesa si divide. Chi sponzorizza l'accoglienza dei profughi che lasciano i loro paesi in "fuga da guerre e violenze" e chi invece quell'emigrazione di massa dall'Africa vuole bloccarla. Da una parte monsignor Galantino, segretario della Cei, dall'altra mons. Nicolas Djomo, vescovo di Tshumbe e presidente della Conferenza Episcopale della Repubblica democratica del Congo.

L'appello del vescovo africano a migranti, infatti, è quello di non cercare in Occidente un futuro migliore, ma di costruirlo in Africa. Insomma, monsignor Nicolas Djomo denuncia l'ulteriore impoverimento dell'Africa che l'accoglienza indiscriminata dell'Europa nei confronti di tutti i migranti in cerca di lavoro sta compiendo. Sembra strano, ma è così: se l'Occidente si dimostra accogliente nei confronti della popolazione africana, se disegna una Eldorado capace di far fare il salto di qualità, allora i giovani africani saranno spinti a mettere da parte i rischi ed affrontare i viaggi della speranza.

Che non tutti siano in fuga da guerre lo dimostrano anche le dichiarazioni del vescovo congolese. All'apertura della riunion edella Gioventù cattolica panafricana, in programma a Kinshasa dal 21 al 25 agosto, secondo quanto riportato dall'agenzia Fides, il vescovo ha detto: "Guardatevi dagli inganni delle nuove forme di distruzione della cultura di vita, dei valori morali e spirituali. Utilizzate i vostri talenti e le altre risorse a vostra disposizione per rinnovare e trasformare il nostro continente e per la promozione della giustizia, della pace e della riconciliazione durature in Africa".

Poi ha aggiunto: "Voi siete il tesoro dell’Africa.

La Chiesa conta su di voi, il vostro continente ha bisogno di voi". Non è l'Europa ad averne bisogno, né l'Occidente. Ma l'Africa. I governi europei dovrebbero dunque comprendere come i flussi migratori tendono ad impoverire ulteriormente i Paesi di partenza.

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