E due! Dopo l'alta pressione da record che ci ha tenuto compagnia durante il periodo delle festività natalizie, un secondo anticiclone sta per mettere radici sull'Italia provocando bel tempo da nord a sud ma soprattutto un nuovo aumento delle temperature che saliranno al di sopra delle medie stagionali su gran parte del Paese.
Ecco l'anticiclone delle Azzorre
Gli esperti lo definiscono "mega" perchè abbraccerà anche gran parte d'Europa oltre a tutto il bacino del Mediterraneo: stavolta, però, si tratta dell'alta pressione delle Azzorre e non di quella africana, per questo motivo non si toccheranno i valori primaverili di dicembre quando le temperature massime superarono i 20 gradi al Centro-Sud. Se è vero che fino alla giornata di ieri i valori termici si sono mantenuti molto bassi, intorno ai 5-6 gradi anche in pieno giorno al Nord con minime notturne sotto zero, dalla giornata di domani l'anticiclone bloccherà l'aria fredda e favorirà massime anche di 14-15 gradi su molte città.
Clima mite in quota
La mitezza, però, sarà scalzata dal freddo notturno anche se non si raggiungeranno i valori dei giorni scorsi: intorno allo zero su gran parte del Centro-Nord a causa dell'inversione termica, di molto sopra lo zero al Sud e sulle Isole con minime anche di 11 gradi come nel caso della città di Palermo. La mitezza, però, si manifesterà soprattutto su colline, Alpi e Appennini grazie all'aria mite in arrivo da Sud.
Nei prossimi giorni l'alta pressione delle Azzorre si farà sempre più invadente, con il suo carico di stabilità e di bel tempo, fattori che contribuiranno inoltre a un generale e graduale addolcimento del contesto climatico, con le temperature che sono attese in rialzo praticamente su tutte le regioni. Faranno eccezzione le pianure del Nord dove, a causa delle nebbie, il clima si manterrà rigido anche durante il giorno come è avvenuto tra la fine del 2021 e l'inizio del nuovo anno. A parte le nebbie, locali, bel tempo e cieli sereni da venerdì 14 gennaio almeno fino a mercoledì 19 gennaio. L'inverno, in questa fase, andrà in stan-by ma è ancora lontano per essere consierato agli scoggioli.
La tendenza a medio-lungo termine
Prima di pensare di essere vicini alla fine dell'inverno, manca ancora tutta la seconda parte di gennaio, febbraio e gran parte di marzo che, spesso e volentieri, si dimostra più invernale dei mesi precedenti.
Sole e mitezza diurna dei prossimi giorni, quindi, non devono ingannare: le proieizoni a medio-lungo termine dei modelli meteo sono favorevoli a nuove irruzioni di aria fredda soprattutto dal 20 gennaio in poi. La situazione sarà molto dinamica e non statica come accaduto per un paio di settimane durante il Natale. L'anticiclone, dunque, avrà vita breve: l'inverno avrà ancora molte cartucce da utilizzare.
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