L’amore dopo i 70 anni esiste eccome. E non immaginatelo semplicemente come una casta relazione affettiva, né come una semplice voglia di «farsi compagnia». Funziona anche sotto le lenzuola. Anzi, a volte la passione è più accesa rispetto a quella di una coppia di cinquantenni. Parola di Alessandra Graziottin, direttore del centro di ginecologia e sessuologia medica dell’ospedale San Raffaele di Milano. Lei di casi ne ha visti tanti, così come ha visto parecchie coppie rinunciare alla loro sessualità ben prima dei settant’anni.
Eppure, vivere il rapporto dal punto di vista fisico anche con i capelli ingrigiti si può, non solo ricorrendo a pillole blu e affini. Ovviamente è necessario lavorare sul proprio corpo già da anni prima per prevenire i disturbi della vecchiaia e mantenere «giovane» l’apparato genitale e vivo il desiderio. Niente alcol né fumo, deleteri per erezioni maschili ed eccitamento femminile, niente vita sedentaria, niente alimentazione sbagliata: diabete e obesità sono tra le prime cause di calo del desiderio e disfunzioni. «È essenziale - sostiene la sessuologa Graziottin - agire con tempismo e intelligenza clinica, altrimenti alcune lesioni possono diventare irreversibili». Come? Ad esempio utilizzando gel alla vitamina E o pomate galeniche (cioè preparate dal farmacista) a base di testosterone al 2%, in grado (anche) di risvegliare la passione e la pulsione sessuale nelle donne in menopausa. «Fondamentale - sostiene la Graziottin - il ruolo della fisioterapia quando i muscoli perivaginali siano contratti o, al contrario, poco tonici». Ma ciò che più conta, sia per l’uomo sia per la donna, è infrangere per tempo i tabù e chiedere una consulenza medica non appena compaiono i primi segni di inattività. Ad esempio, è ora di superare l’idea per cui il calo della passione femminile sia solo psicologica e quella maschile sia invece biologica. Se è vero che la curva ormonale è destinata naturalmente a calare, è altrettanto vero che esistono terapie in grado di allungare la vita sessuale di una persona. A cominciare dalla terapia sostitutiva ormonale.
«In pochi sanno che le donne, a 50 anni, hanno il 70% in meno di Dhea, l’ormone precursore di tutti gli ormoni sessuali, fondamentale per restituire energia vitale e brillantezza mentale, e in parallelo al testosterone per via topica, utile nel migliorare il trofismo del tessuto vulvare, oltre che nel determinare un aumento del desiderio sessuale». E se la battaglia quasi vinta della medicina è stata aumentare le aspettative di vita, ora la nuova sfida consiste nel migliorare la qualità della terza età. Insomma, non è poi così scontato che dai 70 anni in su si debba vivere un rapporto fatto solo di qualche tenerezza «da vecchietti». E quindi non deve stupire il boom di matrimoni degli over 69: l’Istat registra un trend in costante aumento dal 2010 con un picco del 55% negli ultimi cinque anni. Fermina e Florentino, i protagonisti dell’Amore ai tempi del colera, insegnano: hanno consumato il rapporto dopo «51 anni, 9 mesi e 4 giorni, notti comprese», quando non erano esattamente più due giovincelli.
«So di vecchiaia» esita lei nelle pagine di Gabriel Garcia Marquez. Ma la passione supera anche quello. E la medicina aiuta. Già, perché i sessuologi spiegano che anche l’odore della vecchiaia può lasciare il campo al «profumo di donna», quello tratteggiato dagli ormoni.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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