Paolo Diop ha imparato a convivere con i pregiudizi, con chi gli dice da tempo che "un uomo di colore non può essere di destra". Così lui, che odia la definizione "di colore" e preferisce essere chiamato "negro", tira dritto. È convinto che essere contrari all'immigrazione non sia razzista. Anzi.
Ventinove anni, tutti passati in Italia ad eccezione dei primi mesi, quando ha lasciato il Senegal. Paolo è italiano e si sente italiano. Iscritto a CasaPound, si definisce la "prova vivente" che il movimento non è razzista.
Ovviamente, da "negro" si è fatto un'idea anche sulla morte di Emmanuel, il nigeriano ucciso a Fermo. Una disgrazia provocata dall'accoglienza indiscriminata della sinistra. Paolo ha scritto un duro post su Facebook contro chi ha cavalcato mediaticamente la tragedia. "È stata la sinistra - scriveva - con questo sporco razzismo al contrario, a soffiare sulla fiamma dell'odio e dell'intolleranza. Sono loro ad aver seminato il seme del razzismo dove prima non c'era". Quando lo raggiungiamo al telefono è in pausa pranzo.
Paolo, sinceramente: l'omicidio di Fermo è un assassinio razzista?
"Se Mancini ha pronunciato quelle parole ("scimmia", NdR), sono da condannare. Ma prima di esprimere un giudizio bisogna sapere esattamente come sono andate le cose. Bisogna capire se il nigeriano ha aggredito per primo oppure no. Comunque, se io cammino per strada e ricevo un insulto razziale, volto le spalle e continuo per la mia strada. Non ho bisogno di mettermi a dare calci e pugni".
Le autorità sono andate al funerale di Emmanuel...
"Non capisco come la Boldrini sia potuta andare ai funerali di un rifugiato politico, che merita rispetto, e poi non vada alle esequie delle vittime di Dacca. Loro erano italiani che rappresentavano il nostro Paese all'estero come imprenditori. Questa è ipocrsia. Come può lo Stato abbandonare i propri concittadini?"
Italiani discriminati?
"Certo. Quando si mette da parte il popolo italiano in favore degli immigrati, si fa discriminazione. Non si possono anteporre gli stranieri a chi è nato su questa terra. L'immigrato fa comodo alle cooperative e alla Chiesa. L'accoglienza è solo un business".
Paolo, però devi ammetterlo: alcuni italiani sono razzisti.
"No, quello italiano è un popolo che viene condotto al razzismo. È esausto e non ce la fa più".
E i partiti politici di destra, di cui fai parte, sono razzisti?
"No. Casapound è un movimento identitario, non razzista. Diciamo chiaramente che ogni popolo ha la sua sovranità e identità: gli italiani sono italiani e gli africani sono africani. È una cosa normale. Gli immigrati dovrebbero tornare al loro Paese per renderlo un posto migliore".
È giusto dare lo status di rifugiato alla moglie della vittima?
"Se è davvero fuggita da Boko Haram, allora sì. Ma se è solo per pietà e pena, per quello che è successo, allora no. Sarebbe una discriminazione verso gli altri richiedenti asilo. Non dobbiamo cedere ai pietismi: qui bisgona solo punire chi ha commesso il reato, non bisogna dar premi alla moglie".
Sulla morte di Emmanuel hai attaccato la sinistra, dicendo che "in nome dell'accoglienza" hanno "diffuso il razzismo". Che vuol dire?
"Con le politiche migratorie che portano gli italiani ad essere in seconda posizione nelle politiche sociali dello Stato, la sinistra non fa che alimentare le tensioni sociali che sfociano in questi fatti. Gli italiani sono stanchi di essere vittime a casa loro".
Mi stai dicendo che Emmanuel non è vittima del razzismo, come dice la Boldrini, ma è vittima della sinistra
e dei buonisti?"Esatto. Sono loro ad averlo "ucciso", tra virgolette, con questa politica migratoria che alimenta la guerra tra poveri. Che alimenta l'odio. È la sinistra italiana ad aver creato il razzismo".
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