Lutto nel mondo del giornalismo: addio a Carmine Spadafora, cronista de “il Giornale”

Il giornalista Carmine Spadafora si è spento all’età di 63 anni dopo una lunga malattia. La sua carriera era iniziata al “Giornale di Napoli”. Per più di due decenni era il corrispondete da Napoli per “il Giornale”

Lutto nel mondo del giornalismo: addio a Carmine Spadafora, cronista de “il Giornale”

Dopo una lunga malattia affrontata con coraggio si è spento ieri a Benevento all’età di 63 anni il giornalista Carmine Spadafora.

Fin da giovane Carmine ha mostrato interesse per il mondo della carta stampata. La passione si è poi trasformata in lavoro tanto da iniziare a scrivere per il "Giornale di Napoli" e poi, dal 1990 al 1993, per il "Roma". Per più di 20 anni, inoltre, è stato il corrispondente da Napoli per il quotidiano “il Giornale”.

Cronista di nera, Spadafora si è fatto le ossa sul campo seguendo da vicino le guerre di camorra che negli anni hanno sconvolto la città partenopea e la provincia ed ha frequentato a lungo la sala stampa della Questura.

Grazie alla sua esperienza, Spadafora è divenuto presto un prezioso punto di riferimento per diverse generazioni di giovani giornalisti e, allo stesso tempo, ha seguito sempre con scrupolo ed attenzione le vicende importanti che sono avvenute in città e in Campania. Da anni era componente del collegio dei probiviri dell'emeroteca-biblioteca "Tucci" di Napoli. Appassionato di calcio, come si può vedere dal suo profilo Facebook, era tifosissimo dell’Inter.

La notizia della sua scomparsa è stata appresa con sgomento e tristezza da tanti colleghi che hanno avuto modo di conoscerlo nel corso della sua carriera professionale. A testimonianza di ciò sul suo account Facebook vi sono oltre 800 commenti di parenti, amici, colleghi e semplici conoscenti distrutti dalla tragica notizia e che, con semplici parole, hanno voluto manifestare il proprio affetto a Carmine.

Anche il presidente dell'Ordine nazionale dei giornalisti, Carlo Verna, ed il presidente dell'Ordine regionale della Campania, Ottavio Lucarelli, hanno espresso il cordoglio per la prematura morte di Carmine Spadafora. "Oggi scompare un validissimo collega, un cronista di razza – dicono Verna e Lucarelli – e un professionista sempre attento alle vicende della professione".

Del suo mestiere, Spadafora spiegava che non era cambiato, nonostante l’ormai inarrestabile avanzare delle tecnologie e di internet. Per essere sicuri di una notizia da raccontare ai lettori, però, bisogna andare sui posti e verificare di persona.

Un giorno agli aspiranti cronisti della Scuola di giornalismo di Napoli del Suor Orsola Benincasa rispose che "la tecnologia può aiutare, ma non è la soluzione” perché la Rete è uno strumento in più per fare giornalismo, “può aiutare ad ampliare le idee riguardo all'argomento sul quale si sta lavorando, ma non di più. Le informazioni che provengono da internet, inoltre, vanno sempre e comunque verificate, per cui, il giornalismo d'inchiesta resta sempre lo stesso”.

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