"Impicchiamo i marò". È questa la pagina Facebook che ha raccolto in poche ore 150 like e una raffica di commenti. La pagina è piena di insulti ai due fuclieri di marina. Mentre c'è attesa per il verdetto del Tribunale di Amburgo che si esprimerà domani, una parte del popolo del web corre ad insultare Latorre e Girone. Sulla pagina appare di tutto: foto dei marò impiccati, insulti e fotomontaggi. La più terribile li ritrae col cappio al collo seguita da una didascalia agghiacciante: "Qui in India siamo pronti. Stiamo aspettando la burocrazia". Diversi utenti hanno segnalato, come ricorda il Tempo, la pagina a Facebook per chiederne la rimozione e la chiusura. L’iniziativa ha anche ferito le famiglie dei fucilieri, con la sorella di Massimiliano Latorre, Carolina, solidale con la richiesta di chiusura della pagina avanzata da decine di internauti.
Nella serata l’amministratore della pagina ha affermato: "La pagina chiude. Questa misera pagina Facebook, come molte storie d’amore, è nata per gioco ed è diventata qualcosa di più. No, non c’entrano le minacce e nessun True Marò Lover si è appostato armato sotto casa mia. Il problema è legale". Sulla bacheca del gruppo anche il commento di Elio Vito, parlamentare di Forza Italia e componente della Commissione Difesa della Camera che prontamente aveva commentato la presenza online della pagina come "vergognosa e da chiudere subito".
Ma dopo la segnalazione è arrivata la doccia fredda da Facebook: "Abbiamo controllato la Pagina che hai segnalato perché rappresenta un contenuto indesiderato - è scritto in social-burocratese - e abbiamo stabilito che rispetta i nostri Standard della comunità". La pagina dunque resta online.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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