Il Papa in visita ai migranti a Bologna. E servono il ragù senza maiale

Il menu del pranzo solidale con papa Franesco senza tracce di maiale. Solo ragù rispettoso delle "altre religioni"

Il Papa in visita ai migranti a Bologna. E servono il ragù senza maiale

La visita di Papa Francesco a Bologna è stata in qualche modo storica (da tempo un pontefice non tornava nel capoluogo emiliano) e di certo divisiva. Bergoglio è andato in vista all'hub di via Mattei, gestito dalla cooperativa Camelot e dove vengono ospitati centinaia di profughi e richiedenti asilo. Si è fatto i selfie con loro e ha lodato l'accoglienza delle cooperative del "sistema Emilia".

Ma non solo. Il Papa ha incontrato anche Yassine Lafram, rappresentante della comunità islamica bolognese, in cui i musulmani esprimevano l'"immenso piacere" per la visita. "Seguiamo con interesse e attenzione il suo operato e non possiamo che condividere posizioni come quelle da lei espresse sul tema della povertà e dell' accoglienza - ha scritto l'imam nella missiva - Sentiamo anche noi il dovere di contribuire a una riforma sulla legge della cittadinanza".

A sorprendere però è il fatto che nel pranzo organizzato all'interno della basilica per 1.000 indigenti, al Papa non è stato servito il maiale. Zero assoluto, nonostante la ricetta del ragù alla bolognose in questo sia abbastanza rigida: oltre al manzo ci vuole anche una parte di carne di maiale. Ma non quando viene il papa e ci sono gli islamici. Il menù, riporta La Verità, era stato pensato "nel rispetto delle diverse tradizioni religiose". Quindi anche per gli islamici.

Con tanti saluti al ragù alla bolognese e ai tortellini al prosciutto. "Stessa storia per la cotoletta di tacchino - scrive il quotidiano - privata per l' occasione dell'«indecente» fetta di prosciutto crudo che, secondo la ricetta locale, avrebbe dovuto insaporirla".

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