Il piccolo benefattore che con le sue paghette aiuta l'ospedale somalo

La toccante storia di Andrea Ravizza, un ragazzino bergamasco, che da anni manda soldi in Africa per sostenere un ospedale

Il piccolo benefattore che con le sue paghette aiuta l'ospedale somalo

Chissà perchè immaginiamo i grandi mecenati come persone cariche di anni e di rughe. A Stezzano, un piccolo centro di 13mila abitanti nei pressi di Bergamo, un ragazzino di 12 anni è già titolare di un grande gesto e soprattutto di eterna riconoscenza: con le sue paghette, accumulate in questi anni, ha regalato ad un ospedale della Somalia un moderno reparto di pediatria.
La storia, finita sui giornali locali, è singolare e molto edificante. Fin da quando aveva 6 anni, Andrea Ravizza ha sempre rinunciato persino ai regali di compleanno o di tutte le festività previste sul calendario di ciascun bambino. In cambio, ha sempre chiesto ai genitori di convertire il valore dei vari doni in dollari, poi puntualmente versati all'ospedale regionale di Galkayo, 200 chilometri da Mogadiscio, reparto pediatria.
Ad oggi, la generosità di Andrea ha fruttato 6mila dollari, cifra considerevole per la realta disperata di quelle zone. Con questi soldi, i medici del posto sono riusciti a ristrutturare il reparto riservato ai più piccoli, partendo dai letti per arrivare fino agli infissi e ai serramenti. Ora i giovani pazienti somali possono essere ricoverati in un luogo dignitoso ed organizzato.
Ovviamente, la notorietà di questa storia è rimbalzata da un villaggio all'altro, fino ad arrivare sulle scrivanie del governo. Colpito da tanta sensibilità, il ministro della Sanità della regione interessata, il Puntland, ha ritenuto giusto e doveroso venire di persona in Italia per ringraziare il cuore d'oro di Andrea. Ai primi di giugno, con tanto di cerimonia nella scuola media di Stezzano, presente pure il sindaco, il ministro ha insignito Andrea dell'onorificenza di "Ambassador of good will", ambasciatore della buona volontà.


E laggiù, a tanti chilometri di distanza, in un altro continente e in un altro mondo, una targa campeggia all'entrata del moderno reparto di pediatrica, ospedale di Galkayo, regione di Puntland: è dedicata al giovane ragazzo italiano Andrea Ravizza, piccolo grande uomo, capace di imprese senza età.

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