Lei era incinta eppure frequentava un altro uomo. Lui era inaffidabile, un bambino mai cresciuto, quella nascita ormai vicina un peso insopportabile. Pozzuoli, il giorno dopo. Chiacchiere e dolore, sorpresa e malelingue. Il giorno dopo, a Pozzuoli, c'è chi sospira e allarga le braccia, "Carla s'era stufata di problemi e colpi di testa, aveva un altro e voleva cominciare una nuova vita" e c'è chi giura che mai tra Carla e Paolo Mastropaolo sarebbe finita, lei lo amava troppo e sarebbe tornata, "erano fatti per stare insieme". Ci sono alcuni punti fermi e alcune voci, come quella su un video che ritraeva Carla insieme al suo presunto nuovo fidanzato e del quale Paolo sarebbe entrato in possesso lunedì mattina. La prova del tradimento, l'oltraggio al loro amore che lo aveva fatto schiumare di rabbia e lo aveva portato, di mattina presto, a vagare con aria sconvolta tra i palazzi e i baretti di piazza del Ricordo, prima di decidersi a suonare al citofono della casa della suocera, a due passi da lì, per convincere Carla a scendere: "Dobbiamo parlare".
Che il video esista oppure no, è questa la scena che descrivono i frequentatori di piazza del Ricordo ed è "un dialogo animato" quello che descrive Tony Di Somma, il titolare di un'agenzia di viaggio affacciata sulla piazza a Leggo.
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