Pure la maturità diventa un caso politico. E per la precsione la seconda prova per il liceo scientifico. Tutto parte da una petizione presentata da uno studente su Change.org che chiedeva al ministero dell'Istruzione l'introduzione di un "bigino" cartaceo con le formule da poter consultare durante l'esame. La petizione, partita da Lucca, ha raccolto circa un migliaio di firme. "Ci sembra più che anacronistica l’assenza di un formulario scientifico nell’elenco degli strumenti utilizzabili. A nostro parere una prova di maturità dovrebbe valutare le capacità e le competenze che lo studente ha sviluppato nel corso dei suoi studi senza che la “forza bruta” della memoria filtri l’effettiva validità di tali capacità, le quali dovrebbero risiedere nell’abilità di analisi, riconoscimento e di risoluzione di determinati problemi specifici, e non nella difficoltà di ricordare a memoria formule e procedure sistematiche non inerenti alle competenze, ma al puro immagazzinamento di pratici mezzi di risoluzione", ha scritto Francesco Erpichini. Come riporta il Corriere, la petizione è stata raccolta dal deputato grillino Luigi Gallo. Ma la risposta del ministero non si è fatta attendere: "Le conoscenze memorizzate diventano vive - scrive il sottosegretario Vito De Filippo - e, quindi, si trasformano in competenze solo attraverso l’attivazione del senso, della logica e del ragionamento, che sono il cuore dell’apprendimento.
Selezionare cosa ricordare è ciò che tutte le persone competenti fanno nel loro campo di interesse tramite una mappa concettuale e la costruzione di una gerarchia di contenuti; si tratta di un’operazione sofisticata e di grande valore culturale ed educativo, che necessita come nessun’altra del supporto e della guida del docente". Gli studenti dovranno affidarsi ancora alla memoria.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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