"Sono il diavolo", poi violentava: arrestato

L’avrebbe terrorizzata dicendo di essere il "diavolo" e che avrebbe ucciso mamma e papà se non avesse fatto "la brava"

"Sono il diavolo", poi violentava: arrestato

L’avrebbe terrorizzata dicendo di essere il "diavolo" e che avrebbe ucciso mamma e papà se non avesse fatto "la brava". E poi, dopo aver acceso candele e incenso, l’avrebbe costretta a stringere il patto di sangue facendole una piccola incisone sul dito della mano. Tre giorni fa, con l’arresto del suo ’Satanà, è finalmente finito l’incubo per una ragazzina di 14 anni che per circa un anno è mezzo è stata violentata da un amico di famiglia. L’uomo, F.L., 42 anni, di origini napoletane, imprenditore fallito e con qualche precedente per lesioni, è stato fermato martedì scorso nel milanese su disposizione del pm Cristian Barilli, titolare dell’indagine condotta dall’Unità Tutela Donne e Minori della Polizia Locale coordinata dal comandante Tullio Mastrangelo e guidata dal commissario Francesco Podini. Il 42enne, soprannominato in famiglia "Mammasantissima", è stato bloccato in quanto dalle intercettazioni è emerso che aveva intenzione di andare a Napoli e che i suoi genitori volevano farlo "sparire". Oggi il gip Manuela Cannavale, dopo averlo interrogato a San Vittore, ha convalidato il fermo e disposto la custodia cautelare in carcere con l’accusa di violenza sessuale aggravata. Durante le perquisizioni nell’abitazione di F.L. sono stati sequestrati manuali sui riti satanici, candele, incenso e altro materiale relativo a magia ed esoterismo.

L’inchiesta coordinata dal pm Barilli e condotta dall’Unità Tutela Donne e Minori della Polizia Locale è stata avviata circa un mese fa dopo che la ragazzina non ce l’ha fatta più. Spaventata dall’uomo che le diceva di essere Satana e sentendo minacciata l’incolumità di mamma e papà, dopo essere vissuta in un incubo per oltre un anno, ha trovato il coraggio di confidare alla madre quello che dal maggio dell’anno scorso aveva subito da quell’uomo, per giunta amico di famiglia. Lui, di tanto in tanto, l’avrebbe invitata a casa sua e in un atmosfera cupa, candele e incensi accesi e presunti riti magici o esoterici, facendole credere di essere Satana, l’avrebbe terrorizzata obbligandola a rapporti sessuali.

Alcune volte l’avrebbe addirittura costretta a quel rito in cui si mischia il sangue - praticando un’incisione sul dito suo e della ragazzina - quasi a voler simbolicamente instaurare un legame di parentela e di lealtà che si estingue solo con la morte. Martedì scorso, l’imprenditore 42enne, mentre era in procinto di andarsene dalla sua abitazione, è stato bloccato. "Me l’aspettavo", avrebbe detto agli agenti mentre lo portavano in carcere.

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