Omar Amid, 16 anni, ciclista musulmano alle prime armi ma comunque già capace di salire sul podio del Memorial Francesco Data Guido Tessiore. Atleta della Pedale Biellese, domenica scorsa si è imposto sugli altri partecipanti alla kermesse di Rivara.
Quando è arrivato il momento della premiazione, Amid si è avvicinato al padre e gliha sussurrato qualcosa nell'orecchio: "No il bacio no". Così il papà è andato dagli organizzatori e ha chiesto di evitare che le miss sul palco della premiazione baciassero il figlio, come da tradizione nel ciclismo. "Siamo musulmani - dice il padre - non è il caso". Alla Stampa l'uomo ha motivato il no del figlio: "Siamo musulmani. Rispettiamo le donne. La nostra fede non permette questo scambio di baci - dice - Ne avevamo parlato anche prima della gara. Che c’è di male?". Lo spumante non c'era, visto che tutti i corridori erano minorenni. Ma se ci fosse stato, Amid avrebbe rifiutato pure quello: "È una scelta, la nostra scelta di vita - racconta il padre - Noi rispettiamo le leggi, siamo buoni cittadini. Ma qui c’entra la nostra cultura. Lo dico ai miei figli. Siete uguali a tutti gli altri, ma la vostra cultura è differente. Omar è italiano, è di origini arabe ed è musulmano. Ed è credente". Il sigorn Abderrazak alla Stampa ha motivato le scelte della sua famiglia, di una famiglia credente e praticante.
Da trenta anni in Italia ma ancora molto radicata alla loro cultura musulmana. Perché non farsi baciare dalle miss? "Ma perché uno può baciare la madre, la sorella, la moglie. Ma una donna estranea no. Non si può fare questo. Ripeto: è questione di rispetto e di tradizioni- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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