Padiglione Italia, il ministero nomina curatore Vincenzo Trione

Padiglione Italia, il ministero nomina curatore Vincenzo Trione

E alla fine dal cilindro di Dario Franceschini è uscito, un po' a sorpresa, il nome di Vincenzo Trione. Sarà lui a curare il Padiglione Italia alla prossima Biennale di Venezia che aprirà il 9 maggio 2015.

Una scelta che fa discutere perché non tiene conto dell'esperienza da direttore di museo che sembrava conditio sine qua non . Si è privilegiata invece la statura intellettuale, l'abilità nella scrittura al posto della capacità di gestione. Trione infatti è più critico che curatore, manovra con originalità le fonti storiche e ritiene tutto il XX secolo propedeutico al contemporaneo. D'altra parte i responsabili dei musei italiani non sembrano aver risolto la questione del pubblico né l'annosa mancanza di denaro. Tanto vale allora puntare su uno storico fantasioso, in grado di rileggere la tradizione con un taglio fresco e attuale. Molto della mostra dal titolo «Codice Italia» che vedremo in Laguna dovrebbe essere nell'ultimo voluminoso saggio appena uscito per Bompiani, Effetto città. Arte, cinema e modernità . Ci aspettiamo cinema e architettura a fianco delle arti visive.

Napoletano, classe 1972, Trione collabora con il Corriere della Sera . È docente in arte e nuovi media allo Iulm di Milano, dove è vicepreside della facoltà di arte. È stato commissario alla XIV Quadriennale di Roma nel 2003 e direttore di Confines a Valencia nel 2009; ha curato mostre di De Chirico, Dalí, Savinio a Palazzo Reale di Milano e Post Classici ai Fori Romani, e ha pubblicato monografie di taglio novecentesco su Apollinaire, Soffici e De Chirico. Dalle prime indiscrezioni si parla di una mostra con una dozzina di artisti, sia maestri affermati che giovani artisti. E ancora una volta il Padiglione Italia, almeno sulla carta, avrà un taglio differente dalla tipica sventagliata di nomi noti al sistema e al mercato.

Trione l'ha spuntata al fotofinish su Cristiana Collu, direttrice del Mart di Rovereto, e sugli altri sette concorrenti tutti over 50, anche perché il suo progetto costava meno e si riuscirà a realizzare con 400mila euro.

La conferma interessante, infine, che ormai dal 2009 il Padiglione Italia ha preso forma di una mostra nella mostra, a differenza delle altre partecipazioni nazionali che invece privilegiano selezioni scarne di uno o pochi artisti.

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