La cura Delneri funziona: Dzeko non serve, c’è Amauri

Debutto in Europa League della Juventus. Missione compiuta in Irlanda, ma la pochezza dello Shamrock aiuta gli entusiasmi. Doppietta dell’oriundo. Ritorno a Modena il 5 agosto

«La strada che porta a Dzeko sembra chiusa. È un grande giocatore, ma il Wolfsburg ha deciso di non venderlo». Parole pronunciate da Beppe Marotta, direttore generale della Juventus, pochi minuti prima che la sua squadra scendesse in campo a Dublino contro lo Shamrock Rovers nell’andata del terzo turno dei preliminari di Europa League. Nemmeno un paio d’ore dopo, Amauri avrebbe piazzato una doppietta (più un palo) che in pratica garantisce alla Juve il passaggio del turno e invita il bosniaco a restare dov’è.
La Signora lascia subito negli spogliatoi i timori della passata stagione e, dopo 180” scarsi, passa già in vantaggio: Marchisio dà il via, Diego ricama al limite dell’area, Amauri inventa di sinistro un tocco sotto che l’anno scorso pareva non fare più parte del suo repertorio. Uno a zero e irlandesi tramortiti, nonostante il tifo caldissimo e la voglia di fare bella figura nella classica partita della vita. Juve quadrata e padrona del campo: Diego seconda punta cresce con il passare dei minuti, pur rimanendo nel brasiliano il vizio di tornare troppo spesso a centrocampo, così come la verve dei due esterni Lanzafame e Pepe aiuta la manovra bianconera a non imbottigliarsi troppo spesso per vie centrali. Chiaro comunque che la pochezza dello Shamrock aiuta gli entusiasmi: tanta voglia e tanta corsa per gli irlandesi, che però quanto a tecnica farebbero probabilmente fatica a salvarsi nella nostra serie B. Buon per la Juve, comunque: magari non sempre pericolosa sotto porta, certo però attenta a non concedere spazi e a mandare a memoria la lezione di Delneri. Le occasioni potenziali non mancano, la precisione sì: Pepe ha la palla buona un paio di volte, ma la mira è quella che è e del resto l’ex udinese non è mai stato un bomber. Prima della fine del tempo ci prova anche Lanzafame - di sicuro tra i più attivi - ma la sua conclusione di sinistro viene deviata in angolo.
Tutto comunque sotto controllo, almeno fino a una mezza rissa che vede protagonisti Bayly e Pepe quando il primo tempo sta per finire: a quel punto i biancoverdi si svegliano e vanno negli spogliatoi con l’idea di aumentare i ritmi di gioco. Detto e fatto: le ventidue partite già giocate in campionato permettono allo Shamrock di avere più gambe, la Juve si fa schiacciare e per poco Murray non trova il pareggio a inizio ripresa. Delneri chiede birra a Martinez (per Lanzafame), ma è ancora Amauri a lanciare bagliori inventandosi una fuga e colpendo un palo clamoroso. La partita adesso è più equilibrata, ma certo non è match da giocate di fino: un paio di volte - prima di lasciare il posto a Del Piero - Diego riesce comunque a saltare l’uomo, ma la porta resta per lui un obiettivo irraggiungibile. Così non è invece per Amauri, che alla mezzora chiude i conti: Motta pennella da destra, lo stacco è imperioso, la palla sbatte sul palo e stavolta finisce alle spalle di Mannus. Giovedì prossimo il ritorno, a Modena e non sotto la Mole: venerdì all’Olimpico torinese si esibiranno infatti gli U2. Irlandesi pure loro: quando si dice gli scherzi del destino.

SHAMROCK ROVERS-JUVENTUS 0-2
Marcatori: Amauri 3’ pt e 30’ st.

Shamrock Rovers: Mannus 6,5; Sives 5,5, Price 6, Murray 6, Stevens 5,5; Chambers 5 (33’ st Kavanagh), Turner 6, Stewart 6, Rice 5,5 (21’ st Dennehy), Bayly 5,5 (48’ st Bradley); Twigg 5. All. O’Neill 6.


Juventus: Storari 6, Motta 6, Bonucci 6, Chiellini 6,5, De Ceglie 6, Lanzafame 6,5 (7’ st Martinez 6), Sissoko 6, Marchisio 6 (44’ st Ekdal), Pepe 6, Diego 6 (37’ st Del Piero sv), Amauri 7,5. All. Delneri 6,5.
Arbitro: Borbalan (Spa) 6,5.
Ammoniti: Pepe, Bayly, Marchisio.

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