Darsena, la pedana è progettata male e per pulirla bisogna smontare tutto

Un belvedere impossibile da pulire: il «Vittorio Pertusio», per come è stato progettato, è destinato a vivere in compagnia di cartacce, bottiglie e mozziconi di sigaretta. A meno che, non si intenda mettere mano al portafogli, per una costosa operazione di pulizia straordinaria.
La pedana rialzata della Darsena fa bella mostra di se proprio davanti al Museo del Mare e al sommergibile Nazario Sauro, fresco di inaugurazione. In pratica, da quando è stato costruito (faceva parte del progetto globale di recupero della zona), il belvedere-pedana non ha fatto altro che raccogliere «souvenirs» di turisti e genovesi, proprio a causa della sua natura. «Eppure la vocazione turistica di Genova si sta facendo sentire - commenta Alberto Gagliardi, che ha portato la questione in consiglio comunale -, la pulizia deve essere al primo posto». «Ma al momento della progettazione - spiega l'assessore al ciclo dei rifiuti, Carlo Senesi -, nessuno ha pensato alle operazioni di pulizia e manutenzione che si sarebbero resi necessari negli anni. I tentativi fatti da Amiu per aspirare la spazzatura sono stati inutili. Non sappiamo ancora quanto ci costerà, ma l'unica possibilità è smontare tutta la pedana e procedere alla pulizia straordinaria.

Sarà una operazione molto onerosa». Non solo, non sarà neppure risolutiva. «Per come è stata concepita, non è possibile alcuna pulizia - spiega Senesi -. Bisognerebbe rifare il progetto da zero». E via con un'altra - costosa - pulizia straordinaria.

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