«Dicano quello che vogliono, ma a me ha salvato la vita»

Gabriele Cirilli, secondo uno studio, gli esercizi di pilates non fornirebbero alcuna protezione da traumi muscolo-scheletrici...
«Sì. C’è pure gente che dice che le proteine fanno male. La verità è che ognuno dice la propria e che tutti gli studi sono opinabili».
Addirittura il core stability, principio chiave su cui si base il pilates, non sarebbe altro che un mito.
«Se questi scienziati vogliono venire a studiare su di me, facciano pure».
Cosa scoprirebbero?
«Che ho un’artrosi all’anca dovuta a un infortunio malcurato. E che grazie al pilates sono riuscito a sistemare il quadricipite e a rimettere a posto la gamba, evitando l’operazione. L’ortopedico mi disse che avrei dovuto ricorre alla protesi».
Salvato dal pilates, dunque?
«Io l’ho sperimentato sul mio corpo. Per me è stato un miracolo, e non sono andato a Lourdes».
Non stiamo un po’ esagerando?
«Sono i risultati quelli che contano. Certo, l’artrosi non si guarisce, però non ho più dolori, riesco a dormire e non sono più costretto a imbottirmi di antidolorifici».
Ma non è che dice così perché a Monza ha aperto una palestra proprio di pilates?
«L’ho fatto solamente dopo che la disciplina mi ha guarito. E poi, se la gente ne è entusiasta e continua a farlo, vuol dire che ne trae benefici. Facciamo pure il gyrotonic...»
Il nome sa più di cocktail.
«Infatti molti clienti lo scambiano per un aperitivo. In realtà è la fase successiva del pilates. Viene eseguita con una macchina particolare e in assenza di gravità».


Va bene... Dov’è Tatiana? Anche lei è d’accordo con lei?
«É qui accanto a me. Lei pure adora il pilates, però continua a rimanere talmente grassa che quando si veste di giallo il sole dice: “Va beh, io me ne vado”...».

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