Ecco il nuovo «54 fly» E l’aragostiera è servita

Aspettando una ripresa, che tuttavia fa capolino con qualche segnale positivo, gli imprenditori guardano avanti e pensano al futuro. Come il Cantiere Navale Austin Parker che in due anni ha rilanciato il marchio italiano, sinonimo di «lobster», attraverso una rivoluzione progettuale operata insieme con l’architetto Fulvio De Simoni, presentando al mercato una gamma di imbarcazioni particolari, non proprio modaiole, ma destinate a durare nel tempo.
L’operazione, sostenuta da importanti investimenti, dopo aver prodotto una gamma di 6 modelli da 42 a 72 piedi (4 varati in più esemplari e 2 in fase di costruzione) sta predisponendo una rete di vendita internazionale. Infatti sono stati aperti uffici in Germania, Spagna, Turchia, Asia, Cina. Con una costante presenza ai principali boat show europei (Cannes, Genova, Barcellona, Amburgo, Düsseldorf, Napoli, Santa Margherita, Spalato, Palma di Maiorca).
La prossima novità, il cui varo è atteso per inizio estate, è il modello «54 Fly» che mantiene l’impostazione classica del lobster pur concedendosi una doppia guida con un flying bridge perfettamente a armoniosamente raccordato nell’insieme. Entro la fine del 2011, e in meno di 2 anni, saranno ben 30 le nuove Austin Parker che solcheranno il mare. L’impressione è di solidità, potenza, modernità che lascia trasparire una forma classica refrattaria alle tendenze passeggere, fatta per conquistare e durare negli anni.


In un momento in cui qualsiasi tipo di investimento viene attentamente ponderato dal cliente, Austin Parker propone una gamma studiata per creare uno stile e un mito della nautica, un prodotto non influenzabile dai cambiamenti e dalle novità del mercato, duraturo nel tempo e, soprattutto, nel suo valore commerciale.

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