New York - David Evans è una popstar di fama mondiale: chitarrista degli U2 conosciuto con il nomignolo «The Edge», è famoso anche per essere un ambientalista impegnato in ogni continente per salvare foreste e orsi polari, castelli abbandonati in Irlanda e Scozia, e per le sue battaglie infinite a favore degli aborigeni australiani, indios dell’Amazzonia e tibetani cinesi. In quanto a donazioni a favore di associazioni e fondazioni ecologiche è generosissimo. The Edge ha donato lo scorso mese di aprile un milione di dollari al Santa Monica Mountains Conservancy, un gesto così generoso da commuovere chi lo ha ricevuto. Ma anche da far ridere i polli, come fanno quelli californiani e i giornali di Los Angeles, perché maschera un conflitto d’interessi che non ha precedenti: il «Santa Monica» è una agguerrita associazione ecologica che da sei anni si batte energicamente contro la costruzione di cinque megaville da 2 mila metri quadrati ciascuna, che il batterista degli U2 vorrebbe far sorgere in una zona protetta da vincolo ambientale. Altro che ambientalista: The Edge vuole a tutti i costi costruire cinque ecomostri in cima alle splendide e vergini montagne di Malibu che maestose si affacciano a picco sull'Oceano Pacifico.
E d’altra parte non è il solo a predicare bene e razzolare male. Prima di lui Julia Roberts, la star hollywoodiana anche lei folgorata dall’ambientalismo ma pizzicata - mentre lo predicava - a girare in Suv nella sua verde campagna. O come il principe Carlo d’Inghilterra e altre star famose che girano il mondo in jet privati, super inquinanti, salvo poi predicare una vita rispettosa dell’ambiente.
Ma torniamo a The Edge. Ovviamente, dopo la donazione ricevuta, gli ambientalisti chic del Santa Monica Mountanis Conservancy hanno cambiato giudizio, ora il progetto può andare. A loro parere, non vincolante fortunatamente, la popstar degli U2 può sventrare un’intera montagna e tagliare migliaia di pini per far passare la strada che conduce alle cinque megaville (con altre migliaia di alberi secolari da tagliare per far posto alle costruzioni che avranno fondazioni di cemento armato di 3 metri profondi perché antisismiche). L’ok degli ecologisti di Malibu è presto spiegato; l'ambientalista e animalista famoso degli U2 aveva dato una parvenza «ecofriendly» alle ville: materiali solo di legno locale (fondazioni a parte), energia soltanto solare oltre a quella geotermica, acque piovane saranno tutte recuperate, anche quelle fognarie (bianche e scure) tutte trattate, depurate e riusate.
Per fortuna a Malibu c'è una commissione edilizia seria, composta da professionisti veri, i quali non guardano in faccia a nessuno e sanno dire no anche a popstar di fama mondiale. Così il progetto di 5 megaville a picco sull'oceano del famoso batterista è stato bocciato sonoramente per la terza volta in tre anni.
Ma cosa dovrà farci The Egde con cinque megaville, una non potrebbe bastargli? Come scrive il Los Angeles Times, il batterista degli U2 vuole godersi questo panorama da favola sull’oceano in compagnia di altri famosi amici musicisti, collaboratori vari, manager e parenti al seguito, e invitare più gente possibile per le sue feste tra vip. «In 38 anni che esiste la commissione edilizia, questo è uno dei peggiori progetti mai presentati a Malibu in termini di devastazione ambientale», ha spiegato il presidente della commissione, Peter Douglas: «È una contraddizione di termini che non riesco a capire, non si può essere seri e andare in giro per il mondo a fare l’ambientalista e poi scegliere un posto del genere, le montagne vergini di Santa Monica, per costruire cinque ville del genere e di queste dimensioni a picco sull'oceano!». Le costruzioni sarebbero visibili a miglia di distanza e potrebbero disturbare l’habitat dei leoni di montagna.
Il batterista degli U2, da vero ambientalista, non demorde affatto. Non l’ha presa bene la terza bocciatura e tramite i suoi avvocati ha fatto già sapere ieri da Anaheim, nel sud della California, dove gli U2 hanno tenuto un megaconcerto, che farà ricorso. Denuncerà tutti i membri della commissione edilizia presso il tribunale statale della California perché ha diritto, in quanto paga le tasse, a costruirsi una propria abitazione.
Ma la vicepresidente della commissione edilizia, Mary Shallenberg, non ci sta affatto e ha subito replicato alla popstar: «Non ha nessun diritto di costruire una supervilla a picco sull’oceano e in una zona protetta. Chi paga le tasse ha diritto a una propria dimora, ma non a ville di queste dimensioni». Ma The Edge non molla.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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