Confcommercio: un lavoratore su cinque chiederà il Tfr in busta paga

Molti, soprattutto tra i giovani, pronti a fare richiesta. Quattro su dieci puntano al risparmio, gli altri lo utilizzeranno per "spese necessarie"

Confcommercio: un lavoratore su cinque chiederà il Tfr in busta paga

Saranno in molti a chiedere che il Trattamento di fine rapporto (Tfr) arrivi in busta paga. Vale soprattutto per i giovani, secondo la Confcommercio, che calcola che nelle società con meno di 49 addetti uno su cinque è pronto a fare richiesta.

Maschio, giovane, single, ancora nella casa dei genitori, con un'età tra i 25 e i 34 anni. È questo il ritratto della maggior parte dei soggetti di cui parla uno studio, che specifica anche come in molti siano pronti ad utilizzare subito la liquidità, per fare fronte a "spese necessarie".

Se il 20% è pronto a chiedere il Tfr in busta paga, la scelta è prevalente nelle professioni a carattere esecutivo e nelle piccole imprese del Nord-Ovest.

Solo il 40% di chi intende ritirare il proprio Tfr dichiara di volerlo risparmiare.

Saranno almeno 300mila le imprese che dovranno fare fronte all'operazione. Un numero considerevole, su un totale di un milione e mezzo di società che in Italia contano tra i due e i 49 addetti.

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