La partita delle Generali entra nel vivo

Caltagirone si porta al 6%. Ora la Borsa guarda al comitato nomine

La partita delle Generali entra nel vivo

Generali si prepara alla battaglia finale con i grandi soci che si arroccano nel capitale. Francesco Gaetano Caltagirone ieri è salito al 6%, mentre Leonardo Del Vecchio mercoledì si è portato al 4,92%, senza poi considerare il 19% circa detenuto dall'imprenditore in Mediobanca che di Trieste ha il 12,93 per cento. In Piazza Affari, intanto, Generali ha chiuso la seduta a 17,74 euro, in rialzo della 0,4 per cento.

Lo scontro tra titani andrà in scena probabilmente tra il 14 o il 15 di settembre con il comitato nomine del Leone di Trieste e il 27 settembre con il board chiamato a deliberare l'avvio della procedura per la presentazione della lista del cda al rinnovo del vertice in agenda nella primavera del 2022. Scelta approvata dall'intero cda nel 2020, ma oggi contrastata dai due big. In discussione c'è innanzitutto il mandato dell'ad Philippe Donnet, strenuamente voluto da Mediobanca ma non dal tandem di grandi azionisti a cui potrebbero aggiungersi i Benetton (3,97%) e Crt (all'1,8%). I contatti dietro le quinte sono febbrili. Al momento, non sembrano esserci sul tavolo compromessi, anche se non manca chi parla di una possibile apertura sulla presidenza. Caltagirone, però, non è interessato alle poltrone, ma vorrebbe ridiscutere la governance con l'istituzione di una direzione generale.

Sui numeri è più che probabile che il comitato nomine avalli e il cda deliberi l'avvio dei lavori. Lo stesso Donnet ufficializzerà al comitato nomine la propria disponibilità a rimanere a Trieste. Il che significa che l'ad guiderà la lista del cda salvo dimissioni.

In assenza di accordi condivisi la guerra a tutto campo si potrebbe spostare in assemblea con la discesa in campo di Caltagirone e Del Vecchio. Ma non conviene a nessuno, tanto più che ci sarebbe in pista anche la lista di Assogestioni capace di convogliare i voti dei fondi (che rappresentano il 40,3% del capitale).

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