"Le musulmane facciano più figli". E Erdogan "vieta" i preservativi

Il presidente turco: "Dobbiamo aumentare il numero dei nostri discendenti". E alle donne: "Prima di tutto siete madri"

"Le musulmane facciano più figli". E Erdogan "vieta" i preservativi

Recep Tayyip Erdoğan mette al bando i contraccettivi e la pianificazione familiare. "Non sono per i musulmani", ha tuonato il presidente turco intervenendo in difesa della morale islamica e suscitando così l'ira delle attiviste per i diritti delle donne.

Negli ultimi anni la crescita demografica del Paese anatolico è aumentata al ritmo dell'1,3%. "Dobbiamo aumentare il numero dei nostri discendenti: la gente parla di controllo delle nascite, di pianificazione familiare. Nessuna famiglia musulmana può comprenderlo e accettarlo!", ha tuonato Erdogan sottolineando da Istanbul quello che fare figli è "il primo dovere delle madri". Discorsi che non sono piaciuti affatto alle attiviste della "Piattaforma per fermare la violenza contro le donne" che hanno condannato le sue parole, definendole "dichiarazioni che arrivano dal Medio Evo".

In realtà quanto dichiarato da Erdogan non è affatto nuovo. Da quando è arrivato al potere ha, infatti, imposto una chiara sterzata islamista al governo e alla vita della società turca. Pochi mesi fa aveva sostenuto che "una donna è prima di tutto una madre", mentre nel 2014 aveva definito il controllo delle nascite "un tradimento" e aveva esortato le donne musulmane ad avere almeno quattro figli.

Una "considerazione" dell'universo femminile che si riflette anche sulla compagine di governo dove è presente un solo ministro donna, la velata Fatma Betul Sayan Kaya, che guida appunto il dicastero per la Famiglia e le Politiche sociali.

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