Il decreto presidenziale emanato in egitto dal presidente Morsi, e la bozza costituzionale chiusa alcuni giorni fa dalla Costituente egiziana, che poco ha convinto, continuano a portare in piazza migliaia di persone (100mila secondo alcune stime), che contestano l'operatore del presidente, leader del partito Libertà e Giustizia, emanazione politica dei Fratelli Musulmani.
Il presidente ha lasciato in serata il palazzo di Heliopolis, cinto d'assedio dai manifestanti. In piazza anche oggi migliaia di persone. Alcune fonti sostengono che il presidente abbia riparato nella sua residenza privata, che si trova alla periferia est del Cairo. Il portavoca ha però smentito, sottolineando come invece il presidente se ne sia andato dopo una normale giornata di lavoro, uscendo dalla porta che utilizza normalmente.
In serata i dimostranti sono riusciti a spezzare il cordone degli agenti, che hanno risposto con il lancio di lacrimogeni, senza però ottenere la ritirata delle migliaia di persone scese in piazza. Gli stessi manifestanti hanno fermato quanti cercavano di scavalcare le recinzioni di protezione del palazzo. Le forze di sicurezza si sono ritirate dal perimetro esterno del palazzo. Secondo Ahram Online, sito del quotidiano egiziano, alcuni degli agenti si sarebbero uniti ai manifestanti.
Secondo l’agenzia Mena sono 18 i manifestanti rimasti intossicati dal lancio di lacrimogeni.
Le proteste odierne non sono concentrate soltanto nell'area del Cairo.
Anche Alessandria e Luxor hanno visto gli egiziani scendere in piazza. In precedenza ad Alessandria erano state date alle fiamme le sedi della Fratellanza Musulmana, subito dopo l'approvazione del decreto costituzionale che conferisce molti poteri al presidente MorsiLEGGI ANCHE: Il decreto di Morsi in italiano
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