Israele: "Stop ai razzi o invadiamo la Striscia"

Il presidente Peres minaccia gli estremisti palestinesi. Due razzi lanciati dalla Striscia di Gaza hanno raggiunto Dimona, località che ospita un reattore nucleare

Fumo sul luogo di un raid aereo, nella parte occidentale della città di Gaza
Fumo sul luogo di un raid aereo, nella parte occidentale della città di Gaza
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L’offensiva di terra potrebbe esserci molto presto. Parola di Shimon Peres. Il presidente israeliano però lascia la porta aperta: "Se i razzi da Gaza questa notte si fermeranno, non vi sarà alcun attacco". La situazione però si fa sempre più drammatica.

Sarebbe ormai salito a 43 il bilancio delle vittime dovute alla più grande operazione lanciata in due anni su Gaza da Israele, che ha annunciato di avere attaccato 160 obiettivi durante la notte. I militari, denunciano gli israeliani, hanno fatto piovere dall'inizio delle ostilità oltre duecento razzi oltre i confini, arrivando a impensierire anche Tel Aviv e Gerusalemme.

Tra gli obiettivi degli attacchi aerei e droni anche le case di otto esponenti di spicco di Hamas, che secondo quanto sostengono gli israeliani erano utilizzate come centro di comando per coordinare i razzi. Se in alcuni casi quanti si trovavano nelle abitazioni sono saliti sui tetti, nel tentativo di deviare l'attacco, stratagemmi di questo tipo - ha detto un ufficiale d'aeronautica al quotidiano Haaretz - non avranno effetto.

A Gerusalemme il suono delle sirene è arrivato ieri sera, accompagnato da tre forti esplosioni. Cinque - secondo la stampa israeliana - i razzi intercettati dal sistema di difesa Iron Dome su Tel Aviv.

Mentre gli uomini richiamati da Israele si schierano al confine con Gaza, il ministro dei trasporti Israel Katz (Likud) ha chiesto chiarezza, dicendo che "soluzioni parziali non servono" e che "all'esercito vanno dati ordini chiari: rimuovere la minaccia dei missili e schiacchiare la testa del serpente". Nel pomeriggio il premier Benjamin Netanyahu ha annunciato che le operazioni saranno intensificate. Il presidente israeliano Shimon Peres in un'intervista alla Cnn ha lanciato un ultimatum al governo della Striscia di Gaza: "Se non fermeranno i razzi da Gaza, la logica conclusione è che ci sarà un’offensiva da terra. Se fermeranno i missili stanotte, ad esempio, non ci sarà alcuna invasione" della Striscia.

Il presidente palestinese Mahmoud Abbas ha chiesto di "fermare questo massacro", parlando di "un genocidio" a opera di Israele. Un portavoce del presidente egiziano al-Sisi - scrive Haaretz - ha fatto sapere che i tentativi di fermare le ostilità non si sono interrotti. Già nei giorni scorsi il tentativo di mediare una tregua.

La mira degli estremisti palestinesi da Gaza si fa pericolosamente più precisa: tre razzi sono stati lanciati dalla Striscia verso la centrale nucleare israeliana di Dimona nel deserto di Neghev.

538em;">Due sono caduti in un’area di 20 km dall’impianto, culla del mai confermato programma nucleare israeliano, ed uno è stato invece intercettato dal sistema di difesa "iron dome". L’aeronautica israeliana ha lanciato un raid aereo nella zona da cui sono partiti i razzi.

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