"Non saranno i mercati, la finanza e le borse a decidere al posto del popolo francese". Lo ha detto, in un comizio elettorale, il candidato socialista François Hollande. Ma potrebbe averlo detto anche Marine Le Pen o Nicolas Sarkozy... In Francia la politica cerca disperatamente di riprendere il pallino in mano. E i due sfidanti per la poltrona dell'Eliseo battono al tappeto il Paese a caccia di voti rimodulando i loro messaggi. Secondo un sondaggio Csa per Direct matin Hollande è favorito tra i giovani di età compresa tra i 18 ed i 24 anni (28%), elettorato nel quale il sostegno a Sarkozy è minore (22%). Per quanto riguarda le altre categorie di età Sarkozy raccoglie ampio consenso tra gli ultra 65enni (41%) mentre Hollande convince il 30% di questa fetta di elettori.
Se Sarkozy non ha avuto neanche un attimo di esitazione, puntando subito sugli elettori che hanno scelto, al primo turno, il Front national, ora prova a giocare la stessa carta anche Hollande. Lo fa con astuzia, toccando alcuni temi su cui la destra è più sensibile. "Quando un territorio non viene più difeso, può lasciarsi andare, votare nella disperazione", ha detto Hollande parlando nell’Aisne, un dipartimento rurale del nord della Francia dove la Le Pen ha preso il 26%. Poi ha aggiunto: "È la rabbia rispetto alla globalizzazione senza regole, rispetto alla finanza che vuole dominarci. Vi rivolgo un messaggio di unione e di riconciliazione: ho bisogno di tutti i francesi". Al di là della retorica da campagna elettorale il tentativo di Hollande è comprensibile: cerca di pescare una fetta di quegli elettori che, per protesta, hanno gonfiato la destra. Elettori delusi e confusi (magari anche ex elettori della sinistra) che hanno voluto "punire il sistema".
Sarkozy va oltre, non limitandosi ad accarezzare alcuni temi graditi alla destra, quali la sicurezza e l'identità nazionale. Il presidente difende gli elettori del Front National dalla "sinistra ben pensante" che dà lezioni. "Il voto al FN non è un voto contro la Repubblica. A partire dal momento in cui Marine Le Pen è autorizzata a presentarsi, il voto a suo favore non è un voto contro la Repubblica". Poi, strizzando l'occhio agli elettori di destra duri e puri, ha detto: "Contesto il diritto di fare la lezione di morale a quanti hanno dato il loro voto a questa candidatura". E ancora avanti a polemizzare: "Andare a mendicare i voti dell’estrema sinistra è nobile? (qui il riferimento era ad Hollande nei confronti di mélenchon, ndr). Motivo di più, se dà fastidio alla sinistra allora lo farò. Io non parlo alla destra, alla sinistra, io parlo a tutti, alla Francia".
Ancora liti sul dibattito
Subito dopo il primo turno Sarkozy aveva chiesto al suo sfidante di fare tre dibattiti in tv. Hollande ha risposto picche: "Esiste una tradizione, un rito e i francesi si aspettano sia rispettato. Vogliono un grande dibattito. Non c’è altro da aggiungere" ha tagliato corto, rispedendo al mittente l'offerta, fatta da alcune importanti emittenti radio, di organizzare un faccia a faccia. Sarkozy ha ironizzato sul rifiuto del suo sfidante, dicendo di essere sempre pronto al confronto: "Quando lui vuole, al mattino, a mezzogiorno, la sera, un’ora sola, se un’ora e mezza è troppo faticosa. Ma il dibattito non si può evitare, i francesi hanno diritto di conoscere il mio progetto e il suo".
Marine Le Pen punta alle legislative
Il 10 e 17 giugno la Francia tornerà alle urne. Si voterà per le legislative. Ed è l'occasione giusta, per il rinnovato Front national di Marine Le Pen, per ridisegnare la geografia politica del paese, ridimensionando il partito neogollista del presidente, l'Ump, e allargando i confini dell'estrema destra. Una "fase due" dello sdoganamento, avvenuto con il primo turno delle presidenziali. Archiviato il primo turno, sfiorando il 20% dei voti, per la leader del FN si prospetta un'occasione più unica che rara: fare il pieno di voti (e di seggi).
E' probabile che Marine, anche se non potrà mai ammetterlo pubblicamente, gradisca di più la vittoria di Hollande che quella del presidente. Solo sconfiggendo il partito di Sarkozy, infatti, diventerebbe la prima forza di opposizione in Francia.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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