Per il quarto giorno consecutivi, carri artiglieria e aviazione si scatenano contro le postazioni dei ribelli dell'Esercito Siriano Libero, che oppongono resistenza e non accennano a lasciare la posizione.
I combattimenti, dice l'Osservatorio siriano dei diritti dell'uomo, interessano diversi quartieri: Chaar, Tarqui al-bab, Hanano, Bustan al-Qasr e Salh ad Din. Proprio ieri i ribelli avevano annunciato di voler lottare per recuperare quest'ultimo quartiere, nelle mani dei lealisti.
Secondo Al-Watan, quotidiano governativo, dopo Salh ad Din l'esercito regolare sarebbe in procinto di riprendere il controllo anche di al-Sukkari, altro quartiere della resistenza. Secondo il Consiglio nazionale siriano, organismo dell'opposizione di Damasco, i miliziani avrebbe giustiziato dieci giovani nel quartiere Shamas di Homs, per lungo tempo epicentro degli scontri. Dietro quanto accaduto "milizie e militari". Il portavoce dell'Esl ha accusato "il regime iraniano e le sue gang presenti sul territorio siriano", minacciando una rappresaglia contro "il cuore dei regimi di Damsco e Teheran".
Sana, agenzia di stampa siriana, riferisce che il giornalista Ali Abbas è stato ucciso nella sua casa a Jdaidet Artouz, vicino Damasco. L'agenzia ufficiale parla di un "gruppo terroristico", responsabile dell'uccisione del responsabile della cronaca locale. In corso ci sarebbe una "nuova aggressione contro la stampa nazionale".
Ad al-Tal, sobborgo di Damasco, sarebbe rimasto ucciso Yusuf al-Bushi, attivista, reporter e disertore dell'esercito regolare. L'ex militare forniva ad al-Arabyia - che riferisce la notizia - dettagli sugli scontri in atto.
La Lega araba ha intato rinviato
la riunione che doveva raccogliere a Gedda, in Arabia Saudita, i ministri degli Esteri arabi, per discutere la situazione della Siria. Incerti tanto il perché del rinvio quanto la nuova data dell'incontro.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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