Continuano i combattimenti in Siria. Questa mattina i ribelli hanno sferrato un nuovo, micidiale attacco bombardando l’aeroporto militare di Menagh che si trova a una trentina di chilometri a nord-est di Aleppo. Da qui decollano gli elicotteri e i caccia che attaccano la città. Subito dopo i ribelli hanno preso il controllo di un altro posto di frontiera, questa volta al confine con l’Iraq.
Mentre le truppe sriane continuano la caccia all'uomo nei sobborghi di Damasco, continua la controffensiva dei ribelli. "L’aeroporto militare di Menagh è stato bombardato da un carro armato sequestrato dai ribelli nelle operazioni precedenti", ha spiegato l’Osservatorio siriano dei Diritti dell’uomo (Osdh). Fonti giornalistiche sul posto hanno assicurato di aver sentito prima i bombardamenti e poi di aver visto le fiamme provenire da quella direzione. I ribelli hanno, quindi, affermato che si trattava di "un attacco per prendere l’aeroporto da cui decollano gli elicotteri militari e i caccia che bombardano la città".
Parlando da Al Qaim, località di frontere con l'Iraq, l'inviato di Al Jazira Ayub Rida ha fatto sapere che i miliziani dell’Esercito libero hanno preso il controllo del lato siriano del valico nella località siriana di Mamlaha, a pochi chilometri dalla cittadina Albukamal. Il valico era stato già teatro di scontri tra ribelli e governativi a fine luglio ma le forze fedeli al presidente Bashar al Assad avevano ripreso il controllo del punto di passaggio.
"La porosa frontiera tra i due Paesi è lunga più di 600 chilometri ed è interrotta da quattro valichi ufficiali - spiegano - quello di Albukamal-Qaim è il più importante poiché è attraversato dall’autostrada che collega la Siria alla capitale irachena Baghdad".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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