Falsa partenza, salta il primo tavolo Expo

È scontro su Expo tra il sindaco di Milano Letizia Moratti e il presidente lombardo Roberto Formigoni. Lei vuole un amministratore unico per il comitato che gestirà i preparativi. Lui è invece per il consiglio di amministrazione, «per tutelare i soldi dei cittadini che gli enti sono disposti a stanziare».
Secondo indiscrezione, la Moratti è arrivata addirittura a minacciare le dimissioni dall’incarico di commissario. La discussione sulla natura giuridica del Cipem ha fatto slittare a mercoledì prossimo la prima riunione. E di fatto l’Expo parte a singhiozzi, stringendo i tempi necessari a mettere in piedi l’ingranaggio.
Nei prossimi giorni si chiarirà la natura giuridica del tavolo organizzatore, definendo alcuni punti dello statuto. Intanto si è deciso di aprire il tavolo del comitato ad altri ministeri, coinvolti nell’organizzazione. Il presidente della Provincia Filippo Penati parla di «un pasticcio» e sostiene che sia «tutto da rifare».
Dal canto suo, il premier Silvio Berlusconi è ottimista.

Gli affari si preannunciano d’oro: «Ci saranno 50 miliardi di entrate e investimenti da 20 miliardi da parte degli Emirati arabi» e dei super imprenditori del Quatar. Il business dell’Expo si fa interessante, con un incremento del fatturato di oltre il dieci per cento.

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