Enrico Boschivi
Cè una nuova realtà nel panorama delle Fondazioni operanti in Italia: è la Fondazione per il Sud. Fortemente voluta dal presidente dellAcri, Giuseppe Guzzetti, la Fondazione è nata da uninedita intesa tra le Fondazioni di origine bancaria e il mondo del volontariato e del terzo settore, che hanno rappresentanza paritetica negli organi che la governano, mentre è super partes il presidente, l'ex segretario generale della Cisl, Savino Pezzotta. Le risorse della Fondazione sono significative: una dotazione patrimoniale di oltre 300 milioni di euro, da investire per trarre profitti da destinare allattività istituzionale, che si alimenterà di altri 30 milioni di euro lanno almeno messi a disposizione dalle Fondazioni.
Lobiettivo dichiarato è quello di promuovere la cosiddetta «infrastrutturazione sociale» nel Mezzogiorno, in particolare le regioni che rientrano nellobiettivo 1 del Regolamento comunitario. Le elargizioni serviranno da un lato a creare nuovi soggetti legati a ben definiti territori per la raccolta e limpiego di donazioni, private e pubbliche, destinate a finalità di interesse collettivo, dall'altro a realizzare, per gli stessi fini, iniziative esemplari in vari campi. Si va dalla valorizzazione dei beni comuni alleducazione dei giovani, con particolare riferimento alla legalità e ai valori della convivenza civile, dalla mediazione culturale e accoglienza/integrazione degli immigrati extracomunitari allo sviluppo dei servizi socio-sanitari, peraltro operando sempre in via sussidiaria e non sostitutiva dellintervento pubblico. La Fondazione potrà esprimere la propria attività istituzionale, che non prevede la realizzazione di infrastrutture materiali, anche utilizzando una parte del suo patrimonio, purché ciò risulti adeguato in termini di rischio/rendimento.
«La Fondazione per il Sud non sarà la panacea per tutti i mali del nostro Mezzogiorno - dichiara il neopresidente Pezzotta -. Non pensiamo certo di risolverne tutti i problemi o peggio ancora di sostituirci allo Stato nazionale, ma è sicuramente un fatto molto importante, perché la Fondazione ha scelto di lavorare su uno snodo cruciale.
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