«Entro la fine dell'anno ogni punto della Liguria sarà coperto dalla banda larga». Così ha annunciato ieri mattina Claudio Burlando, non attraverso il solito tweet, ma nella conferenza stampa organizzata al Server Farm di Datasiel. Il governatore, fresco del riconoscimento del Governance Poll del Sole 24 Ore (quinto presidente di regione più amato d'Italia, in salita), ha spiegato la situazione attuale di copertura della rete nella regione, gli investimenti effettuati e quelli ancora da effettuare per avere una regione interamente coperta dalla rete internet. «Abbiamo iniziato questo progetto con una fase sperimentale nel 2006, divenuta operativa a tutti gli effetti nel 2008 - ha raccontato Burlando -. Fino ad ora sono stati spesi 24 milioni e per arrivare al completamento del progetto ne mancano non più di due». Mettere tutta la Liguria in rete fu un progetto che Burlando portò avanti dal 2005. Oggi mancano solo sette comuni (tutti nel Ponente ligure) per coprire l'intera regione e raggiungere un risultato in netta controtendenza rispetto al panorama nazionale, che vede l'Italia desolatamente ultima in Europa per accesso a internet e connessione a banda larga (il 63% e il 55% contro il 76% e il 72% della media Ue).
«I sette comuni mancanti sono tutti nel Ponente per un problema di ritardo del progetto nelle province di Savona e Imperia - ha spiegato Enrico Castanini, presidente di Datasiel -. Mentre Genova e La Spezia si sono affidate subito al progetto regionale nel 2008, le due province ponentine hanno preferito procedere in autonomia, non riuscendo però a concludere il loro programma e aderendo a quello regionale solo da quest'anno». Oltre ai sette comuni scoperti oggi si riscontrano altri due problemi che dovranno essere risolti - a detta di Burlando - entro un anno. Il primo è la mancanza di segnale in alcune frazioni di comuni coperti, come la Val Varenna per Genova o San Fruttuoso per Camogli, il secondo è il conflitto con gli operatori privati che teoricamente promettono di garantire il servizio e alla fine invece abbandonano i progetti.
Entrando nei particolari infrastrutturali della banda larga, il progetto regionale si compone di una vera e propria «autostrada» di fibra ottica che da Ventimiglia arriva alla Spezia, passando per la costa e la Fontanabuona. Dal mare il segnale viene mandato capillarmente nell'entroterra, soprattutto attraverso segnali radio (wifi o wimax) per aggirare tutti i problemi dettati dalla complessa orografia della Liguria. «Uno degli aspetti più importanti è che essendo la regione coperta dal segnale basta il posizionamento di qualche hotspot (costo dai 100 ai 1.000 euro) per poter usufruire del servizio», ha spiegato Castanini.
- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.