2IL NAPOLI HA VINTO 2-0
Sembra proprio
una maledizione
Caro Massimiliano, se la partita Napoli-Genoa fosse stata maledetta non soltanto per Cavani (che non ne ha azzeccata una, anzi, che ha trovato sempre un grande Frey preparato persino per parargli un rigore) ma per l'intera squadra di Mazzarri sarebbe stato un vero successo per il Genoa, che invece è stato dominato per entrambi i tempi subendo due gol dalla squadra partenopea e pur giocando bene.
Tuttavia deve esistere una sorta di sfortuna per le squadre genovesi le quali da un po' di tempo a questa parte perdono insieme. Sovente Genova calcistica ne esce sconfitta. Staremo a vedere il prossimo turno con il mitico derby. Ma come sostiene Ballardini: «pensiamo una gara alla volta. Ogni partita ha la propria importanza in chiave classifica». Peccato che con il Napoli la classifica per il Genoa non si è mossa, questa volta sfavorita dal pareggio del Siena e dalla vittoria del Palermo. Direi che la maledizione si è spostata tutta in casa rossoblù.
Il Genoa gioca e bene ma evidentemente mai alla stregua delle altre squadre di A che attaccano in continuazione, che non stanno mai ferme, che giocano con classe di contropiede (ne è un esempio il Napoli che è riuscito a controllare il doppio vantaggio fino alla fine del secondo tempo dimostrandosi padrone del campo e quindi blindando il secondo posto in classifica dopo la Juventus). Tutte caratteristiche queste che mancano al Genoa.
Cosa che poi farà la differenza. Una battuta di Totò recita quanto segue: «Si dice che l'appetito vien mangiando, ma in realtà viene a stare digiuni». E il Genoa è oramai a digiuno, ma purtroppo sembra che l'appetito venga sempre agli altri. A questo punto non ci resta che sperare che il Grifone mostri i suoi artigli, che giochi bene e faccia la sua parte. La fortuna girerà a suo favore nel prossimo campionato.
Grazie e infiniti saluti rossoblù
2VECCHI MALI DA GRIFO
Il probelma della difesa
non è mai stato risolto
Caro Massimiliano, quello di oggi è un commento triste nel quale si potrebbero dire molte cose di una evidenza devastante sulla crisi di Genoa e Samp. In particolare oggi vorrei evidenziare quella rossoblù perché parte da lontano, da molto lontano.
Su queste colonne fin dai primi mesi di campionato si era sottolineato con forza che i «mali del Genoa» erano e sono in difesa. Moretti, Bovo, Lo svedese, Portanova, quando c'era Canini e Manfredini (forse il più reattivo) sono esattamente identici, nel bene e nel male. Insieme è un assortimento che non funziona. Caratteristiche fisiche e qualità tecniche che non possono coesistere (un po' macchinosi). Cose evidenti, palese la mancanza di uno/due difensori rapidi nello stretto e bravi sull'anticipo in aerea di rigore. Ad oggi questo tipo di giocatore non c'è.
I presidenti e gli allenatori si devono mettere nella testa che comperare un buon difensore è come prendere un buon centravanti. Non prendere gol, vale come non farne. Anzi, mentalmente vale di più perché un conto è essere zero a zero ed un altro conto è partire «sempre» da meno uno.
Mi sembra evidente che si perdono gli attaccanti in area di rigore, all'interno della quale i giocatori sembrano più preoccupati degli spazi di competenza che non degli avversari: Errore grave, prima si guardano i giocatori avversari senza palla e poi si fa il resto. Quindi concentrazione, intensità difensiva e mancanza di carattere. Una squadra come il Genoa non si può permettere una (a volte anche due) distrazione a partita, in particolare con questa classifica.
Poi i tanti mezzi giocatori ormai a fine corsa e lì a Gennaio si è sbagliato nuovamente il mercato.
E domenica il derby.
Gian Luca Fois
2TROPPE BUONE PAROLE
Blucerchiati
imbambolati dai media
Come è spesso successo in passato, anche quest'anno i giocatori della Samp si sono fatti imbambolare dai media, che avranno anche le loro ragioni, magari campanilistiche.
Gli argomenti da sfruttare alla bisogna sono stati due: 1) la salvezza è praticamente raggiunta; 2) la difesa è tra le prime del campionato.
I poveri ingenuotti ci sono caduti come pollastri, credendo di essere tutti catalani di adozione e quindi aspirando fortemente la puzza sotto i loro nasi pieni di candore. Risultato della campagna: quasi raggiunto.
Un'ulteriore considerazione: ma Eder, Estigarribia, per non parlare di Soriano (se mai quest'ultimo lo è stato), sono ancora giocatori di calcio? E Icardi, ci è o ci fa? Non posso credere che il rendimento della squadra dipenda da Kristcic o Poli, purché in giornata buona. Non parliamo poi di età: ci sono dei ventenni che spaccano il mondo. Ancora un po' e Rossi ci ripensa...
Grazie per l'attenzione.
Piero Siebaldi
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