2LA PORTA DI GENOVA SUL MARE
La nostra storia sostituita
da nuove genti di terre lontane
Caro Massimiliano, Grazie per il tuo articolo dedicato al Porto Antico dove come tu dici «sta il vero futuro di Genova». Bella frase con uno sfondo di verità, di speranza, di ottimismo e comunque piena di sentimento. La zona del Porto Antico in effetti, cosi bonificata, è uno splendore e diventa una ricchezza nella misura in cui viene valorizzata e manutenuta e magari sviluppata. È questo aspetto che mi preoccupa e che si ricollega allo spirito genovese attuale, non a quello dei genovesi d'antan, pescatori, musoni, mugugnoni, ma tanto orgogliosi della propria terra e del proprio mare, tanto radicati nelle loro tradizioni come nel dialetto «zeneize». Ora tutto questo sta per essere abbandonato e sostituito da altra gente che proviene da terre lontane. E non sono turisti per caso, ma nuovi residenti. E se non fermiamo in tempo tale processo temo che non vi sia più tempo per il risanamento dovuto e meritato. La zona del Porto Antico è una ricchezza e un valore aggiunto e rappresenta un volano per il futuro.
Pertanto, dovrebbe essere considerato con senso di responsabilità. È pur vero che tale area pullula di bellezze e di patrimoni come tu hai sapientemente elencato. Per non parlare dell'Acquario e dell'area giochi per i bimbi, quella preferita da mio figlio e da chissà quanti altri bambini. Tuttavia non basta in quanto proprio lì, in quel paradiso (di cui abbiamo altri esempi e modelli come quello già menzionato più volte di Barcellona) forse si vorrebbe costruire una moschea come continuazione diretta della zona di Via Gramsci e di Pré oramai occupata soltanto da extra comunitari e quasi ghettizzata; forse potrebbero nascere le nuovi sedi di centri sociali nel caso in cui questi verrebbero spostati (idea e progetto balenato già tempo fa ma bloccato) magari nella vecchia sede del Mercato del Pesce al posto di alcuni esercizi commerciali. Come forse sempre in questa zona non si vorrebbe creare ad hoc la vendita al dettaglio di pesce fresco durante il corso della giornata direttamente da parte di pescatori come da progetto già avanzato e presentato nell'ultima campagna elettorale per le amministrative di Genova. Paradiso che quindi si abbruttisce e non migliora. Ma giustamente le pagine de il Giornale servono anche a questo, a dibattere per arricchire le nostre menti e per presentare la richiesta di progetti e di politiche atte allo sviluppo del contesto cittadino.
2L'ALTRA REALTÀ
Non basta fermarsi
al Porto Antico
Caro dott. Lussana, leggo l'articolo sul Porto Antico e ne condividerei anche il contenuto. Ma le nuove fiorenti attività insidiatesi nel Porto Antico non devono far dimenticare le antiche attività ancora rimaste nel più vasto centro storico. Rimaste nel tessuto autentico della città storica, solamente per il coraggio di piccoli imprenditori, anche quando tutto faceva pensare che non ne valesse più la pena.
Fermarsi al successo di moderne iniziative di grandi operatori per qualificare il futuro e dimenticare le piccole attività che ci collegano culturalmente con il passato non fa bene a chi, con sacrifici, le tiene ancora in vita. Fermarsi al Porto Antico può forse anche spiegare perché questo giri quasi solo su se stesso e porti pochissimo beneficio alle antiche attività della città storica.
Pietro Romanengo
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