Lavori pubblici: il Piano c'è, i soldi mancano Sturla, Quarto, Quinto e Nervi

Il tour degli assessori comunali nei Municipi per illustrare il Piano triennale dei lavori pubblici, giovedì sera ha portato nella sede del parlamentino del Levante Gianni Crivello e Valeria Garotta, rispettivamente responsabili dei Lavori Pubblici e dell'Ambiente. In un'assemblea disertata dal pubblico (due soli i cittadini presenti nella prima ora di discussione), Crivello ha presentato il Piano partendo dai principi che hanno mosso il lavoro. «Le cifre sono drasticamente ridimensionate rispetto al passato - ha subito messo in guardia -. Abbiamo steso un programma di interventi realizzabili, e non come accadeva in passato, un libro dei sogni con capitoli che si trascinavano da un piano all'altro». L'assessore ai Lavori pubblici, proveniente dall'esperienza come presidente del Municipio Valpolcevera, si è soffermato anche sull'importanza dei nove parlamentini: «Nel momento in cui vi è una così forte contrazione delle risorse è fondamentale sancire un rapporto ancora più stretto con i Municipi - ha spiegato Crivello - anche nell'ottica della nuova distribuzione delle competenze che si avrà con la città metropolitana». Insieme al ridimensionamento economico, la seconda parola chiave del Piano è il riassetto idrogeologico. «Se non mettiamo in sicurezza il territorio perdiamo tutto, a partire da investimenti e commercio che in una città non sicura non possono svilupparsi» ha osservato Crivello; «Si tratta di interventi meno visibili ma che sono necessari per programmare qualsiasi tipo di futuro», ha aggiunto Valeria Garotta. Che ha precisato: «Verrà investito un milione per il torrente Sturla e 3,9, con i fondi Colombiani, per i Parchi di Nervi. Altri interventi importanti non sono previsti. Cercheremo di trovare qualcosa nel 2014 con la ridistribuzione dei fondi europei». Da queste considerazioni ha preso vita il dibattito, e i due schieramenti hanno presentato documenti, votando a favore per il proprio e contrario per l'altro.

Tra le questioni emerse hanno avuto un certo rilievo la situazione della mensa della scuola di via Fabrizi, la salvaguardia del litorale, la messa in sicurezza della frana in via Induno a Bavari, e una rivisitazione della linea ferroviaria, spostando l'attuale traffico a valle per favorire un trasporto metropolitano sulla sede attuale.

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