TarantoIl processo si terrà a Taranto. E comincerà oggi con ludienza preliminare. Dopo una notte in cui si sono incrociati dubbi e ipotesi, la Corte di Cassazione ha sgombrato il campo da tutte le interpretazioni e ha posto un punto fermo nella storia giudiziaria dellomicidio di Sarah Scazzi, la quindicenne uccisa ad Avetrana il 26 agosto dellanno scorso: i giudici della Suprema Corte hanno infatti respinto la richiesta di rimessione presentata dagli avvocati Franco Coppi e Nicola Marseglia, i difensori di Sabrina Misseri, cugina della vittima e personaggio chiave dellinchiesta, in carcere insieme con la madre Cosima Serrano con laccusa di averla strangolata. Il procuratore di Taranto, Franco Sebastio, resta imperturbabile e accoglie il provvedimento senza battere ciglio. Ma non risparmia comunque una stoccata agli avvocati che auspicavano un trasferimento del giudizio a Potenza. «Alla base della richiesta di rimessione del processo dichiara il magistrato cera una sorta di offesa alla popolazione locale che, si diceva, avrebbe potuto interferire sulle decisioni; con questo prosegue Sebastio non voglio muovere critiche a nessuno e non entro nel merito della questione, qui nessuno ha fatto un gol o lo ha subito, è il processo che segue il suo iter: ricordiamoci aggiunge che cè sempre la presunzione di innocenza e che quelli adottati sono provvedimenti interlocutori e non sentenze».
Soddisfazione viene espressa dallavvocato Nicodemo Gentile, che assiste la famiglia Scazzi. «Non avevamo dubbi dichiara sullinsussistenza, in fatto e in diritto, del ricorso».
Il trasferimento del processo era stato chiesto anche dal sostituto procuratore generale della Cassazione, Gabriele Mazzotta, facendo riferimento a eccessiva «emotività ambientale» in grado di alterare lacquisizione delle prove. «Le nostre tesi non erano poi richieste peregrine se il pg della Cassazione si era espresso favorevolmente», sottolinea il professor Coppi. Il quale aggiunge però che «sul piano processuale non cambia una virgola». È sulla stessa linea laltro legale di Sabrina: «Abbiamo sempre sostenuto afferma lavvocato Marseglia che ci fossero fattori esterni ambientali che turbassero il sereno andamento del processo, ma mai pensato che lufficio giudiziario di Taranto non desse le dovute garanzie di imparzialità o che, per assurdo, spostando il processo in altra sede lesito sarebbe diverso».
Intanto, questa mattina avvocati e magistrati si ritroveranno in unaula del Palazzo di giustizia di Taranto per il prosieguo delludienza preliminare. In tutto gli imputati sono tredici, ma dellomicidio sono accusate solo Sabrina e la madre Cosima.
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